Queste le dichiarazioni del direttore sportivo Marco Valentini rilasciate in occasione della conferenza stampa di presentazione di mister Marino. 

Ore 12:35 - Inizia la conferenza, introduce Valentini:

"Voglio fare un ringraziamento a Breda che ha accettato un incarico difficile per la sua squadra del cuore. Ha messo a posto tante situazioni importanti, è stato catapultato in questa realtà con un mercato aperto e la classifica che conoscete. Ha fatto un lavoro profondo, ha sistemato la squadra. Le valutazioni che sono state fatte dopo la partita di Castellammare ci hanno portato a pensare che non fosse un lavoro completo. Avevamo raggiunto un ottimo equilibrio difensivo, ma a mio avviso mancava qualcosa nello sviluppo del gioco offensivo.

Nelle ultime 3-4 partite, malgrado prestazioni solide e da squadra, c'era latitanza in attacco. Il nostro mantra è quello di cercare di fare di tutto per vincere le gare e per salvarci, abbiamo ritenuto che servisse un tecnico che completasse il percorso di miglioramento iniziato il due gennaio. Questo non vuol dire che Marino sa fare solo la parte offensiva, ha 30 anni di carriera ed è un mister completo con una storia fatta di tanta serie A".

Valentini ci tiene a specificare una cosa: "La società mi ha chiesto condivisione, per me è sempre stata una cosa normale perchè non sono one man show. Da inizio gennaio il rapporto è stato impostato così. C'è stato un confronto e sono stato io, domenica mattina, a chiamare mister Marino per fargli la proposta. Si è preso un'oretta di tempo, poi abbiamo trovato l'accordo economico e sono andato personalmente a prenderlo a Roma. Dico questo per sgomberare tante voci che sono circolate in queste ore".

Dopo le dichiarazioni di Marino (potete leggerele qui), si torna su Valentini chiedendo perchè abbia agito diversamente rispetto a quanto dichiarato dopo Castellammare...

"Faccio io una domanda: quanti anni sono che seguite la Salernitana? Ci eravamo confrontati nel pre-partita, se il direttore sportivo prima di un derby in una intervista mette in discussione l'allenatore mi dovrebbero strappare il patentino di direttore sportivo. Nel mio ruolo dovevo difendere pubblicamente il gruppo squadra. Dopo il derby con la Juve Stabia ho fatto una precisazione, aggiungendo che la proprietà avrebbe fatto come sempre le valutazioni del caso. Non è che potevo crocifiggere lo staff tecnico o i calciatori, fa parte del mio lavoro. Sono una persona sincera, ma esporsi mi porta comunque a buttare un po' di fumo dal punto di vista strategico".

Che Salernitana dobbiamo aspettarci in questo mese?

"Ci possiamo salvare direttamente, salvarci ai playout o retrocedere direttamente. Sono stato chiamato il 27 dicembre e sapevo che l'obiettivo era quello di evitare la serie C. Dalla prima conferenza ho detto che aprile sarebbe stato decisivo in virtù dei cinque scontri diretti su sei. Ci siamo arrivati vivi".

Ha parlato con Breda delle difficoltà offensive?

"Ho sempre creato un rapporto con gli allenatori basato sul dialogo, poi lui fa le sue scelte assumendosi le responsabilità. Io faccio il direttore sportivo, non il mister".

Ci può chiarire perchè Breda era al campo se aveva scelto già Marino?

"Ho chiamato Roberto Breda intorno a mezzogiorno e mezza, quasi tre ore prima dell'allenamento. Mi sembra che sia un atteggiamento corretto. Breda, da quando io sono qua, andava al centro sportivo in largo anticipo per motivi suoi personali. Già dalle 8-9. Non è che posso impedirgli di andare in palestra o di fare le sue cose. Come direzione sportiva credo che sentirci alle 12 con una seduta alle 15 non sia irrispettoso. Il suo lavoro sarebbe iniziato alle tre del pomeriggio".

Si è pentito di non averlo esonerato prima e ha mai pensato di dimettersi?

"Le ultime 4 partite ci hanno portato vittoria col Modena, pareggio a Bari e discrete prestazioni con Palermo e Juve Stabia pur latitando nel gioco offensivo. La decisione andava presa ora. Quanto a me, credo che a un direttore sportivo dovrebbero dare un paio d'anni di tempo per giudicare. E' cambiato il mondo, i tempi sono ristretti, ma io credo che ci vorrebbe una stagione intera per farsi un'idea. Io ho fatto una sola sessione di mercato, di riparazione e da subentrante.

Secondo me dovreste valutarmi a fine campionato e toccherà a chi di dovere prendere una decisione a prescindere dalla classifica finale. Ci confronteremo con la proprietà, ad oggi abbiamo la possibilità di raggiungere il traguardo. Eravamo ultimi a dicembre e non l'ho costruita io. I processi fatemeli il dieci maggio. Se poi pensavate che ci saremmo salvati due mesi prima è un altro discorso. Oggi ascolto discorsi che reggono poco, non è vero che una mia litania. Durante la settimana potete scrivere quello che volete, informare o disinformare".

Ore 13:12 - Finisce la conferenza

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 11 aprile 2025 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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