Queste le dichiarazioni el nuovo allenatore della Salernitana Pasquale Marino rilasciate nella conferenza stampa di presentazione alla vigilia del match con il Sudtirol:

"Ho lavorato molto sulla testa, i ragazzi sono consapevoli del momento e io ho chiesto di scendere in campo con serenità, altrimenti non sei propositivo. Non voglio una squadra che abbia paura di sbagliare. Fisicamente siamo in buone condizioni, è stato fatto un buon lavoro. Ragioneremo gara dopo gara sapendo che ci sono sei partite. Abbiamo provato a simulare il match che andremo a fare perchè testa e gambe dovranno andare nella direzione giusta. Voglio una Salernitana concentrata, capace di curare i dettagli. Non che i miei predecessori non lo abbiano fatto, ma io cerco di trasmettere qualcosa in più sul piano mentale. Ognuno ha le sue caratteristiche e il suo modo di interpretare il calcio, io ho le mie strategie tattiche e ho provato a  trasmettere dei concetti.

Ci può dire qualcosa sul modulo?
"Sono numeri. 3-5-2, 4-3-3, 3-4-2-1. A me interessa avere equilibrio, attaccare con ordine e riempire il più possibile l'area di rigore avversaria sapendo che l'avversario è molto pericoloso in ripartenza, attacca bene gli spazi e sa muoversi nelle due fasi. Abbiamo provato diverse soluzioni. Non devo nascondere niente, ma i calciatori devono conoscere la formazione da me e non dai giornali. Ho qualche dubbio e ho la possibilità di riflettere ancora, guardando video e studiando un po' anche il Sudtirol. A me tocca sbagliare il meno possibile, sarà una partita intensissima".

Simy, Braaf e Wlodarczyk rientreranno nell'elenco dei convocati?
"Dobbiamo essere bravi a portare avanti i calciatori che hanno ritmo partita, chi è fuori da tre mesi non può essere preso in considerazione. Occorre intensità: l'allenamento è una cosa, la gara è un'altra. Porteremo avanti gli attaccanti che hanno un minutaggio maggiore, non ho tempo di inserire chi era fuori. Qua stiamo cercando di partire da certezze immediate per uno scorcio di campionato che dura sei partite. Non ho tempo per fare gli esperimenti".

Perchè ha accettato e cosa prevede il contratto?
"Quando ti chiama la Salernitana non puoi non prenderla in considerazione. Sono un uomo del Sud che ha voglia di dare il massimo. Ho preso qualche ora perchè mi sono documentato su tutto: calendario, caratteristiche dei giocatori, sistemi. Potevano esserci tante negatività, al punto che qualcuno avrebbe potuto dire "ma chi me lo fa fare?". Non io. Come organico non siamo inferiori a tutte le squadre che sono in lotta per non retrocedere. Ho accettato di buon grado, non mi interessava rubacchiare il contrattino perchè grazie a Dio non c'è bisogno. Ho sfiorato questa piazza una ventina d'anni fa, ho sempre apprezzato il posto e la società e ci credo fortemente.

Quanto al futuro ho detto starò qui aprile, maggio e giugno: fingiamo sia un triennale. L'opzione in caso di salvezza l'ha proposta il direttore, ma mi è sembrato giusto rifiutare per essere liberi di fare le proprie scelte una volta raggiunta la salvezza. Se si vuole continuare insieme non c'è bisogno di un accordo scritto e viene tutto in automatico".

Si sente di lanciare un appello ai tifosi?
"So qual è la passione dei tifosi della Salernitana e so che i ragazzi hanno bisogno del pubblico perchè siamo in difficoltà. Occorre avere la piazza che ti trascina, poi saremo noi a trainarli. Bisogna fare fronte comune, non è tempo di fare processi e valutazioni. Chiedo unità e compattezza perchè solo così possiamo lottare fino alla fine. C'è bisogno di ogni componente, chi vuol bene alla Salernitana deve dare tutto per raggiungere la salvezza".

Come spiega il rendimento così negativo di una squadra che non vale quella posizione di classifica?
"Ricucire un ambiente depresso per la retrocessione, con calciatori che vogliono andare via e una tifoseria giustamente scontenta, non è facile. Non puoi essere sereno, soprattutto se poi ti ritrovi in bassa classifica con gente che non ha mai lottato per evitare la retrocessione in C. Ho avuto tante esperienze ereditando squadre quasi retrocesse come la Spal: mi hanno esonerato quando eravamo in piena zona playoff per una lite col presidente. A Frosinone la stessa cosa. Per questo credo di poter entrare nella testa dei giocatori.

Quando non hai la serenità per esprimere le tue qualità diventa tutto più difficile, è la testa che fa girare le gambe. I più grandi devono trainare i più giovani, ovattandosi senza leggere nulla nè ascoltare le critiche. Ora conta soltanto raggiungere i risultati, sappiamo che è una situazione abbastanza complicata"

Domani è già decisiva?
"Noi dobbiamo lottare fino all'ultimo minuto dell'ultima partita a prescindere. E' questo che sto dicendo alla squadra. Sicuramente partire bene sarebbe fondamentale e domani sarebbe importante conquistare un successo".

Cosa pensa del Sudtirol?
"Castori è una persona perbene, c'è un buon rapporto ed è uno degli allenatori che stimo di più. Dovremo essere pronti a correre almeno quanto corrono loro. Avversario ostico per tutti, non solo per la Salernitana, e lo hanno dimostrato negli anni".

Ha sentito Iervolino?
"Sì, siamo in contatto. Domenica l'ho sentito, mi ha chiamato ieri. C'è un costante dialogo con lui e con il direttore sportivo".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 11 aprile 2025 alle 13:30
Autore: Lorenzo Portanova
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