Di seguito il discorso di Iervolino alla squadra, cose che solitamente dovrebbero restare nel chiuso dello spogliatoio ma che vengono veicolate con l'obiettivo di rasserenare il clima nei confronti di una società contestatissima:

Il patron Danilo Iervolino ieri pomeriggio ha fatto visita alla squadra e allo staff tecnico nel ritiro pre-partita per suonare la carica con un lungo discorso. Di seguito le sue parole ai ragazzi:

«Non vi parlo solo da proprietario ma da uomo che crede nel valore delle persone, nel coraggio e nella dignità. So bene che il momento è difficile, la classifica non mente, ma io non sono qui per farvi una colpa: sono qui per ricordarvi chi siete.

Indossare questa maglia non è solo un onore, è una responsabilità verso una città, una tifoseria e una storia che merita rispetto. Non vi chiedo miracoli, vi chiedo solo di non smettere di crederci, di dare tutto, di onorare la maglia fino all’ultimo secondo di ogni partita. Perché è nei momenti bui che si vede chi ha cuore, chi ha fame, chi ha gli attributi.

La retrocessione è una possibilità ma l’arrendersi non è mai un’opzione. Io ci sarò fino all’ultimo secondo al vostro fianco ma voglio vedere nei vostri occhi la voglia di lottare, di reagire, di lasciare il campo ogni volta senza rimpianti. La Salernitana non si piega, si rialza. E se anche dovessimo cadere, lo faremo da uomini veri, con l’orgoglio di chi non ha mai smesso di combattere.

Essere una squadra non è solo condividere un campo da gioco. Significa fidarsi l’uno dell’altro. Significa sapere che quando cadi, c’è un compagno pronto a rialzarti. Significa guardarsi negli occhi e capire che non si è mai soli. Significa mettere il “noi” davanti all’“io”.

In questi momenti, quando tutto sembra più pesante, è facile puntare il dito, lamentarsi, mollare un centimetro. Ma è proprio qui che si vede la vera stoffa di un uomo. È quando sei all’angolo che devi tirare fuori il carattere. È quando nessuno ci crede più che dobbiamo crederci noi, più degli altri, più di prima.
Il coraggio non è non avere paura. Il coraggio è avere paura e scendere in campo lo stesso, testa alta e cuore aperto.

Dovete sentire l’orgoglio di indossare questa maglia. Dovete entrare in campo ogni volta come se fosse l’ultima. Non per la gloria, non per il contratto. Ma per la dignità. Perché un uomo si giudica da quanto dà quando nessuno lo guarda. Quando tutto sembra perduto, ma lui continua a correre. E migliorarsi non vuol dire essere perfetti. Vuol dire dare ogni giorno qualcosa in più di ieri. Allenarsi con fame. Guardare le proprie debolezze in faccia, e decidere di affrontarle. Non esistono limiti per chi ha davvero voglia. Non esistono ostacoli per chi ha fame di riscatto.

Io sono qui, con voi. Non vi mollo. Ma voglio vedervi trasformare ogni sforzo in energia, ogni errore in lezione, ogni minuto in battaglia. La Salernitana è una famiglia e le famiglie non si abbandonano nei momenti duri. Si stringono. Si uniscono. E lottano insieme.

Io voglio vedere leoni. Voglio vedere uomini.

Guardatevi attorno. Questa non è solo una rosa. Questa è la vostra seconda famiglia. Ogni compagno è uno specchio: se uno cade, tutti vacilliamo. Se uno si rialza, tutti ci solleviamo. Perché la forza di una squadra non è nel singolo più forte ma nell’uomo disposto a sacrificarsi per il compagno.

Voglio che impariate a soffrire insieme. A gioire insieme. A non voltare le spalle, mai. A pretendere il massimo da voi stessi e a spronare chi vi sta accanto. Voglio che ogni volta che entrate in campo, vi ricordiate perché avete iniziato a giocare a calcio. La passione. La voglia di dimostrare. Il sogno.

Non lasciate che le difficoltà vi rubino il fuoco dentro. Non permettete al dubbio di spegnere ciò che avete costruito con fatica. Le crisi servono a chi ha bisogno di alibi. Noi non ne abbiamo. Noi abbiamo solo una direzione: avanti tutta!

E allora sì, ci sono partite che si vincono con la tecnica ma ce ne sono altre che si vincono col cuore. Con l’anima. Con il sudore. Quelle sono le partite che restano. Quelle sono le partite che scrivono la storia.

Siate esempio per i giovani. Modello per chi ci guarda dalle tribune con gli occhi pieni di speranza. Combattete per chi sogna di essere al vostro posto, per chi paga il biglietto con il cuore in mano, per chi non ha mai smesso di crederci.

Io vi chiedo una sola cosa: uscite dal campo ogni volta svuotati. Senza energie, senza scuse, senza rimpianti. Perché se date tutto, anche quando non basta, avrete vinto dentro. E chi vince dentro, alla lunga vince anche fuori.

La Salernitana non è una squadra. È un’idea. È un’anima che non muore mai. E voi siete i custodi di questa anima.

Fate che ci si ricordi di voi non solo per quello che avete fatto… ma per come lo avete fatto. Con cuore. Con coraggio. Con dignità.

Sapete qual è la vera forza della Salernitana? Non sta solo nello stadio, nei cori, nella storia. Sta nella sua gente. Una gente che ha sempre lottato. Una città che ha conosciuto la fatica, ma non si è mai piegata. Una tifoseria che non vi chiede la luna ma vi chiede l’anima. Sempre.

Serve avere fame. Serve avere fuoco.

Quando camminate per Salerno, vedete murales, sciarpe alle finestre, bambini che sognano di diventare voi. Non traditeli. Non tradite quella luce nei loro occhi. Perché ogni scelta che fate, ogni tackle, ogni corsa, ogni passaggio… è per loro. È per chi vive per questa maglia.

Immaginate per un attimo cosa significherebbe salvarsi all’ultima giornata. L’Arechi pieno, la città che vibra, i bambini sulle spalle dei padri, le lacrime di gioia, i clacson, i fuochi, la notte che non finisce. Non sarebbe solo una salvezza. Sarebbe un miracolo firmato da uomini veri.

E sapete qual è la cosa più bella? Quel miracolo può cominciare oggi. Può cominciare da voi. Da uno sguardo deciso. Da un allenamento fatto al massimo. Da una partita in cui lasciate il cuore sull’erba.

Io vi chiedo di crederci. Ma non solo per la classifica. Per voi stessi. Per la dignità che vi meritate. Per scrivere la vostra pagina nel libro della Salernitana. Perché tra vent’anni qualcuno racconterà di questi giorni. E dovrà dire: “C’erano uomini veri in quella squadra. Uomini che hanno lottato. E hanno vinto. Dentro e fuori dal campo".

Non siete qui per caso. Siete qui perché il destino vi ha scelti. Ora tocca a voi scegliere chi volete diventare.

Forza ragazzi. Forza Salernitana».

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 12 aprile 2025 alle 13:20
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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