Un 2024 da incubo, una serie di orrori ed errori in serie che hanno portato la Salernitana a retrocedere in serie B e a chiudere l'anno al penultimo posto in cadetteria. Posizione che sarebbe stata addirittura peggiore senza la penalizzazione del Cosenza. Naturalmente gli artefici di questo disastro sono tanti e nessuno è esente da responsabilità: amministratori, consiglieri, direttori sportivi, allenatori, calciatori, parte dell'ambiente che non ascoltava chi raccontava le verità e veniva sopraffatto da personaggi che, tramite social, propinavano ricostruzioni del tutto fasulle e che certo non hanno aiutato a comprendere la portata dei problemi.

Ma in verità il principale responsabile è il proprietario Iervolino. Non vogliamo di nuovo soffermarci sulle promesse non mantenute, sull'assenza al fianco della squadra, sul rapporto ormai logoro con la tifoseria e con la stampa locale, ma esortarlo ancora una volta a prendere in mano la situazione, a tutelare gli innegabili investimenti del passato, ad avere un dialogo con quel pubblico che lo ha accolto trionfalmente tre anni fa vedendolo come manna dal cielo. Lo stesso pubblico che vuol sapere che fine farà la Salernitana e cosa si intende fare a gennaio.

Un silenzio assordante, per nulla mitigato dal dico-non dico di Milan che, ancora una volta, ha parlato di valutazioni da fare proprio ora che la situazione è chiarissima. Il Colantuono-quater non ha funzionato. Fanno onore le dimissioni, ma probabilmente sarebbe stato comunque esonerato visto il rendimento che parla di 4 sconfitte su 7 partite. Troppe.

C'è uno spogliatoio che ha perso entusiasmo e mordente, al punto che si sta pensando ad un regolamento interno più severo ed anticipare il rientro in campo di tre giorni per dare un segnale. Il Torregrossa che entra in quel modo o lo Stojanovic che si fa puntualmente ammonire non aiutano la crescita di una squadra sull'orlo del precipizio e che anche a Catanzaro per la rghi tratti non ha convinto.

E poi c'è la questione Petrachi, per il quale non c'è ancora il placet per operare. Se hanno perso fiducia lo esonerassero, evitando di aspettare un passo indietro per risparmiare. Se invece c'è la consapevolezza di avere in casa un uomo di calcio di grande esperienza, allora si dica pubblicamente che si va avanti con lui e gli si dia carta bianca dopo un'estate che sarebbe eufemistico definire tribolata e che certo è la causa dei disastri attuali. A questa rosa servono minimo 8 acquisti, pronti all'uso. Perchè alla ripresa ci saranno Sassuolo, Cremonese e Pisa. Avete capito che si rischia, o no?

Infine le due note liete di una giornata nefasta. Anzitutto la maturità del pubblico granata. In quasi 800 a Catanzaro, con uno striscione di solidarietà per l'ultras giallorosso vittima di un grave incidente stradale e una contestazione civilissima e pacifica. E poi Gentile, calciatore tenuto troppo spesso ai margini che ha dimostrato personalità, buona volontà, duttilità tattica e spirito di sacrificio. Uno dei pochi a meritare la piena sufficienza.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 30 dicembre 2024 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
vedi letture
Print