Sognava di eguagliare prima e superare poi il periodo di permanenza toccato a Bergamo. Il Colantuono Quater, a dispetto delle temperature, si è però rivelato un governo balneare, durato meno di due mesi. Appena 49 giorni per mettere definitivamente fine, salvo clamorosi futuri colpi di scena, a una storia, quella con la Salernitana, durata sei anni.

La convinzione di sentirsi ancora allenatore a tutti gli effetti, la voglia di giocarsi una nuova sfida a tinte granata, l’ennesima chance avuta in nome di un profilo cui poter chiedere sempre una mano nel momento del bisogno, tutto naufragato in chiusura di un 2024 disastroso, che annulla di fatto anche un rinnovo di contratto più volte e paventato e bell’e pronto sotto l’albero. Rescissione consensuale, questa la formula decisa di comune accordo con il club (che l’ha ringraziato ricordando i momenti delicati ereditati senza batter ciglio) all’indomani del ko di Catanzaro, che ha sancito la quarta sconfitta in sette gare sotto la sua gestione, ad eccezione del poker rifilato alla Carrarese fallimentare sotto ogni punto di vista.

IL RETROSCENA. Più di una voce sussurra di un passo indietro ponderato già a cavallo tra le gare con Brescia e Frosinone, e che nemmeno un successo al Ceravolo avrebbe rimandato. Troppe cose non giravano per il verso giusto, le difficoltà e le pressioni dopo il cambio in panchina erano aumentate esponenzialmente. Decisione maturata rinunciando anche all’incarico precedente (e alle rispettive spettanze), quello di responsabile del settore giovanile, in vigore fino al giugno del 2025, e pronto ad essere ulteriormente prolungato. 

Si conclude così la quarta avventura di Stefano Colantuono sulla panchina granata, dopo le due stagioni e mezzo da primo dirigente del vivaio dell’ippocampo infrarmezzate dalla breve parentesi nel rush finale del torneo di serie A. Una storia iniziata nel dicembre del 2017 con Claudio Lotito e Marco Mezzaroma alla guida della società, proseguita poi con il ritorno sotto la gestione trust per volere dell’ex ds Angelo Fabiani, autore della clausola di rinnovo del contratto in caso di salvezza.

Obiettivo poi raggiunto da Davide Nicola, ma che ha stretto ulteriormente un filo che sembrava potersi non spezzare mai, e che invece si scioglie nel peggiore dei modi al tramonto di un 2024 che più brutto era difficile anche solo immaginarlo.

Sezione: News / Data: Mer 01 gennaio 2025 alle 22:30 / Fonte: CalcioSalernitana
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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