Continuiamo il nostro viaggio in un 2024 da dimenticare dal punto di vista calcistico e proponiamo le pagelle degli attaccanti che hanno indossato la maglia granata:

Dia: ci togliamo subito il pensiero, è forse la prima volta che leggerete sul nostro sito un voto così basso. Ma chi ha sputato nel piatto dove ha mangiato, chiedendo a pù riprese la cessione e ripagando l'investimento della proprietà e la fiducia di De Sanctis con prestazioni quasi sempre negative non può che essere bocciato. Da eroe del Maradona a corpo estraneo al contesto, con Liverani che bene fece a raccontare cosa fosse accaduto a Udine. E la curva che gli dà le spalle mentre calcia un rigore e lo fischia anche se fa gol è l'epilogo più triste, ma che meritava. Voto 0

Tchaouna: nel contesto tecnico della passata stagione va detto che è stato tra i pochi a salvarsi e a disputare un buon girone di ritorno. Il 2023 si era chiuso con il gol della speranza a Verona, da quel momento è diventato titolare inamovibile meritando l'attenzione di un direttore sportivo bravo come Fabiani. Non sappiamo se avrà un gran futuro, ma a Salerno ha lasciato un discreto ricordo. Voto 6

Weismann: illusorio fu il gol all'esordio contro l'Empoli, quando i tanti estimatori di Sabatini iniziarono a dissertare circa l'ennesimo colpaccio dell'esperto ds. Invece si è rivelato uno che correva tanto, ma sempre a vuoto, e che non vedeva mai la porta. Al punto da far rimpiangere Botheim. Voto 4,5

Simy: si può parlare da qui a domani, rimarcando i suoi evidenti limiti tecnici. Ma è l'unico che riesce a tenere alta la squadra, a impegnare due difensori alla volta, a segnare ogni tanto. Ha chiuso in A con una doppietta al Milan, ad ora è il cannoniere di questa squadra grazie ai gol con Sampdoria, Pisa e Carrarese (di ottima fattura), alla rete in coppa Italia e all'autogol procurato contro il Cittadella. Numeri a cui aggiungere due assist. Certo, ci sono anche stop sbagliati ed errori clamorosi sotto porta. Ma, in veste di centravanti, è stato il meno peggio. Ed è tutto dire. Voto 5,5

Ikwuemesi: per qualcuno era destinato a far dimenticare Piatek, per De Sanctis era un attaccante che poteva farci fare il salto di qualità. Semplicemente non all'altezza. Bravo Petrachi a collocarlo altrove, ricavandoci pure qualcosa. Voto 4

Verde: un avvio di stagione difficoltoso, poi progressivamente ha dimostrato di essere uno dei pochi calciatori con un minimo di qualità nella rosa costruita da Petrachi. Encomiabile per impegno e attaccamento, ha messo a segno tre gol e due assist meritando voti alti soprattutto quando ha avuto la possibilità di svariare su tutto il fronte offensivo. Voto 5,5

Valencia: difficile dare un voto, probabilmente sarebbe da NG però ha segnato un gran bel gol contro la Sampdoria mostrandosi generoso quando chiamato in causa. Mettiamola così: il giudizio è una media tra l'avvio di stagione in B e quanto invece ha effettivamente dato alla Salernitana. Voto 5

Braaf-Kallon: li accomuniamo nel medesimo voto e con un giudizio simile. Hanno talento, sono partiti bene, hanno dato punti alla Salernitana in avvio di stagione e poi sono totalmente spariti dai radar. Ha pesato, nel caso di Kallon, anche la lunga squalifica rimediata nel momento forse migliore per lui. Con Colantuono, poi, sacrificati sull'altare del 3-5-2. Danno la sensazione di eterne incompiute. Voto 5

Wlodarczyk: una scommessa ad ora persa, un calciatore che ha limiti enormi per essere un attaccante. Gli avversari danno sempre la sensazione di marcarlo con imbarazzante facilità. E anche lui ha fallito gol clamorosi a tu per tu col portiere. A referto un rigore procurato, un assist di tacco e un gol con la Carrarese, ma anche tante insufficienze in pagella. Voto 4,5.

Torregrossa: zero gol, zero assist, un rigore sbagliato, un infortunio, una sola presenza da titolare. E' sufficiente per descrivere il suo rendimento o dobbiamo aggiungere che era già anomalo che il Pisa gli corrispondesse una buonuscita onerosissima pur di lasciarlo andare via? Voto 3

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 03 gennaio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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