"Chi fa questo lavoro non può non partire dal fuoco dentro. Per la carriera, per riscattare esperienze negative, per dimostrare il tuo valore. I giocatori devono essere ovviamente forti, ma estremamente motivati. Non ho mai visto grandi squadre vincere senza un sentimento comune. Per un allenatore è un piacere allenare chi va a duemila, sin dall'approccio nella negoziazione capisci se c'è volontà di sposare la causa o se si pensa anzitutto all'aspetto economico. Voglio sentirmi dire "io ci sono!"  Queste le parole del direttore sportivo Valentini, incalzato dai giornalisti sul mercato...

Ok la grinta, però serve un attaccante che segna...

"Se la Salernitana ha 18 punti i problemi strutturali ci sono. Il reparto offensivo ha bisogno di un attaccante che faccia gol, interverremo in quel reparto lì. Ma parlare di calma non vuol dire prendere tempo o dilazionare la cosa. In estate l'errore lo puoi riparare, a gennaio devi essere un bravo chirurgo. Valuteremo i discorsi tattici, oltre che caratteriali e tecnici. Prenderemo la persona, o le persone, giuste. Interverremo, questo è chiaro".

Anche a lei è stato chiesto di cedere prima di acquistare?

"No. E' un mercato particolare, devo essere chirurgo bravo e responsabile. Non ho questo diktat. Sono nel calcio da 20 anni, ritengo che vendere per acquistare dovrebbe essere il modus operandi normale per ogni squadra di calcio. E questo ragionamento non vale per la Salernitana, visto che in questa fase ci sono priorità. Io ritengo però che il calcio non debba essere visto come una azienda atipica, nella quale si buttano i soldi o si bruciano finanze. Io devo fare i conti con i numeri e ne vado orgoglioso". 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 04 gennaio 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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