“Sai chi è quel giocatore che tira calci meglio di Pelè? Breda! Roberto Breda” cantavano i supporters granata quando il biondo centrocampista, allora giovanissimo, dal ’93 al ’99 indossò la maglia del team dell’ippocampo, arrivando a diventarne il capitano, il leader, l’uomo di riferimento della squadra di Rossi che centrò la doppia promozione prima dalla C alla B e poi dalla B alla A.

Dopo le avventure con Parma, Genoa e Catania, il trevigiano tornò ad indossare la maglia della Salernitana dal 2003 al 2005, quando appese definitivamente le scarpette al chiodo. Il capitano, l’eroe del Partenio (Breda al 76^), era talmente legato a Salerno ed ai salernitani che accettò anche per un periodo di ricoprire il ruolo di Assessore allo Sport della giunta De Luca, prima di intraprendere la carriera di allenatore.

Partito dal basso, dal settore giovanile della Reggina, Breda accettò la chiamata di Nicola Salerno in uno degli anni più difficili della storia della Salernitana, all’epoca guidata da Lombardi, ed arrivò fino alla finale play off col Verona, ad un passo dalla promozione in B. Nel tempo Breda ha continuato a seguire, a distanza, la Salernitana, ma il lavoro lo ha portato altrove. Il tecnico veneto è ripartito ancora da Reggio Calabria, stavolta alla guida della prima squadra. Breda poi ha allenato Latina, Ternana, Virtus Entella, Perugia, Livorno, Pescara ed Ascoli.

Lo scorso anno il trainer trevigiano è subentrato alla guida della Ternana (seconda esperienza per lui in terra umbra) e lo spareggio con lo Spezia di Verde decretò la retrocessione in C dei rossoverdi. In carriera Breda ha tenuto la media punti più alta (1.69) proprio sulla panchina della Salernitana, il trevigiano è chiamato a ripetersi (o anche a migliorarsi) per condurre il team dell’ippocampo alla salvezza e mantenere intatta la sua figura agli occhi dei salernitani.

Sezione: News / Data: Gio 02 gennaio 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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