Interessante retroscena relativo al post partita di Catanzaro, con tanti momenti di tensione ma anche una serie di episodi che lasciano intendere perchè la società abbia deciso si agire in un certo modo. Partiamo da una premessa: come già detto in altre occasioni, Stefano Colantuono aveva già paventato la possibilità di rassegnare le dimissioni al termine della gara con il Brescia, riproponendosi poi di approfondire il discorso a bocce ferme e una volta finito il 2024. Possiamo dire con un buon margine di certezza che, anche se l'arbitro non avesse annullato un gol regolare, le cose non sarebbero cambiate.

Subito dopo il fischio finale di Perenzoni, è stato Milan a prendere in mano la situazione decidendo che in sala stampa non dovessero parlare nè i calciatori, nè il mister, nè il direttore sportivo. Anche perchè Petrachi era particolarmente nervoso, come si è evidenziato anche nel referto stilato dall'arbitro e nel comunicato del giudice sportivo. E già lì si è consumato il primo strappo. Perchè, per la seconda volta, è stata manifestata pubblicamente insoddisfazione per come stessero andando le cose, con una risposta molto evasiva rispetto al futuro dell'ex ds di Torino e Roma.

Non è finita qui. Perchè mentre Petrachi rientrava a Lecce, ecco che Milan, un noto politico salernitano e Colantuono rientravano assieme a Salerno, con la società che ha preferito ascoltare consigli e parole di uno destinato ad essere un ex dipendente piuttosto che dei dirigenti in carica.

Ne sarebbe venuta fuori una sorta di riunione a distanza con Iervolino che, in una telefonata, gli ha ribadito stima, riconoscenza e competenza, al punto da non escludere affatto la possibilità di lavorare assieme in futuro individuando un ruolo adatto alle sue capacità e che gli permettesse di sfruttare gli "agganci" nel mondo del calcio (basti pensare che stima hanno ancora di lui all'Atalanta) e la profonda conoscenza dell'ambiente salernitano.

Naturalmente Colantuono è rimasto fermo sui propri passi, consapevole che solo un gesto forte avrebbe potuto scuotere la società dal torpore spingendola a prendere decisioni forti e in tempi rapidi per il bene della Salernitana. Da gran signore, i motivi dell'addio non li ha raccontati nè lo farà. C'è necessità di mantenere sereno l'ambiente per questa seconda parte della stagione. Ma certo è che il fatto che siano circolate voci di un rinnovo, tali da alimentare polemiche sul web e tra i tifosi, senza la smentita del caso non è stato un qualcosa di azzeccato. 

Nè è piaciuta a Milan la fuga di notizie rispetto a questo confronto post Catanzaro: se in macchina c'erano tre persone, e nessuno aveva motivo di spifferare all'esterno situazioni interne, chi lo ha confidato alla stampa? E per quale motivo? Anche Iervolino avrebbe chiesto ai suoi collaboratori di andare in fondo a questa storia e porre fine a un chiacchiericcio da bar, con annesse ricostruzioni fantasiose o non pienamente corrispondenti alla realtà, che destabilizzando un ambiente già in fibrillazione. E qualche indicazione sul responsabile c'è già. I motivi? Intelligenti pauca.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 03 gennaio 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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