"Vi racconto un aneddoto divertente. Nel 2017 mi chiamò Fabiani e mi disse che sarei stato il nuovo allenatore della Salernitana se le cose fossero andate male ad Avellino. C'era Bollini. Non vidi la partita, per mia scelta, ma mi aggiornavano sul risultato. Quando mi dissero che si perdeva 2-0 pensai: "Sono già a Salerno".

Poi finì 2-3, il famoso gol di Minala. Due settimane dopo andai al Perugia e Bollini fu esonerato comunque dopo un 1-1 con noi. Ma ora non dobbiamo guardare al passato, essere qui perchè mi stimano e non perchè sono Roberto Breda con una storia alle spalle in questa città. A Terni siamo retrocessi per un soffio con un budget di 100mila euro, qui c'è tutto per un percorso importantissimo. Io sono fatalista, le cose non avvengono per caso". Questo il simpatico aneddoto raccontato ieri in conferenza stampa da Roberto Breda.

Possiamo dire che Avellino sia un po' nel suo destino. Il gol da 25 metri che consentì alla Salernitana di sbancare il Partenio, il mancato approdo sulla panchina granata nel 2017 a causa di una rimonta clamorosa e rocambolesca, poi il no all'offerta di lavoro degli irpini in segno di rispetto per entrambe le tifoserie, essendo una icona del calcio salernitano.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 05 gennaio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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