Il 2024 è definitivamente andato in archivio, e ho l'onore di poterlo chiudere con questo editoriale... che mi fa anche iniziare il 2025, un anno che spero per voi sia ricco di cose belle, e migliore di quello che vi siete lasciati alle spalle. Non sto parlando del lato sportivo, ma del lato puramente personale. 
Il mio augurio è davvero sincero. 

Ma i tempi mi impongono anche di parlare di calcio, e qui arrivano forse gli oneri, perché il 2024 si è chiuso nel peggior modo possibile per la Salernitana. Non mi riferisco solo al primo giro di boa del torneo di Serie B, ma a tutto l'anno solare; non bastava la retrocessione dalla massima serie, occorreva aggiungere anche un terzultimo posto in cadetteria, con lo spettro della Serie C che mi sembra stia avanzando sempre di più, e ha cancellato - almeno per me - tutti i possibili entusiasmi che nutrivo a inizio anno, quando davvero sembrava poter arrivare la definitiva svolta. 

È invece arrivato solo un terremoto, culminato nella giornata di ieri con l'addio a mister Stefano Colantuono e con le incertezze che riguardano anche la direzione sportiva; quale sarà il futuro di Gianluca Petrachi? Milan ha parlato come se lo stesso rimanesse in sella, ma la sua posizione non è poi così solida. Il tutto... con il mercato che incombe, e non credo che serva aggiungere altro, i commenti andranno da soli. E la sosta natalizia servirà davvero a poco. Perché niente serve, se le idee sono confuse. Poche e confuse.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 gennaio 2025 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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