Prosegue la nostra rubrica dedicata al pagellone dell'anno 2024. Dopo i portieri e i difensori ci soffermiamo ora sui centrocampisti:

L.Coulibaly - E' la testa a far girare le gambe, c'è poco da fare. Dopo due anni da gigante del centrocampo e con un cartellino valutato quasi 10 milioni di euro, ecco la costante involuzione di chi, nel girone di ritorno della passata stagione, sembrava quasi aver dimenticato come si giocasse a calcio. Ombra di sè stesso. Voto 4

Basic - Sulle sue doti tecniche ci sono pochi dubbi, è stato uno dei pochissimi innesti decenti della scorsa sessione invernale di mercato. Più per merito della Lazio che per una felice intuizione di Sabatini. Verrà ricordato, però, soprattutto per il clamoroso gol sbagliato a porta vuota sul campo della Juventus: un successo non avrebbe cambiato nulla sul piano della classifica, ma certo sarebbe stato bello espugnare lo Stadium e aggiungere alla storia una vittoria di spessore come quella. Voto 5

Martegani-Legowski: possiamo metterli assieme, ricordando il doppio capolavoro di chi aspettò settimane prima di ufficializzarli affidando a loro le chiavi del centrocampo. Risultato? Pessima media voto, un impatto assolutamente negativo e a tratti anonimo, nessuna gara in cui hanno fatto la differenza e la bocciatura da parte di tutti gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina. Basti pensare che Martusciello ha bocciato il polacco dopo tre allenamenti, ritenendolo non adatto nemmeno in una B a salvarsi. Voto 4

Kastanos: gli infortuni lo hanno frenato proprio quando ci sarebbe stato bisogno di uno dei pochissimi calciatori di quella rosa con un minimo di qualità in più. Non a caso tra i migliori nel biennio precedente. Belli, ma inutili ai fini dl risultato i gol contro Roma e Cagliari, gara però condizionata anche da un errore che permise ai sardi di segnare il gol del 2-0. Stesso discorso nella sfida interna con il Verona che fu ultimo atto in uno stadio che gli ha comunque regalato belle soddisfazioni. Voto 5

Gomis: un problema di salute lo ha messo fuori causa prima della fine del girone di ritorno, ma in tre mesi era sceso in campo titolare in una sola occasione costringendo l'allenatore a sostituirlo dopo 45 minuti a causa di una performance da mettersi le mani nei capelli. Voto 4

Vignato: attribuirgli un voto estremamente negativo sarebbe ingeneroso, pur essendo stato un altro calciatore che non ha lasciato il segno. Il problema è stato di chi pensava di affidare l'impresa rimonta a chi non era titolare nemmeno in B e in un Pisa a metà classifica. Meteora. Voto 5

Candreva: se in un biennio in cui abbiamo visto veramente di tutto la gente ha pensato di prendersela con uno dei più grandi che abbia mai indossato la maglia granata, allora c'è poco da fare. Sprazzi di classe del tutto sprecati in un contesto mediocre sotto tanti punti di vista e in uno spogliatoio in cui il ragazzino alle prime armi si pavoneggiava dimenticando di essere a cospetto di uno che ha fatto una carriera da campione. E che gol a Napoli! Predicava nel deserto Voto 6

Tello: non sappiamo se sia stata una richiesta di Martusciello o un acquisto sbagliato di Petrachi, di fatto però non potevamo aspettarci diversamente da chi era riserva anche in serie C. Il gol involontario di Palermo unica gioia di un girone d'andata pessimo. Voto 4,5

Maggiore: l'anno scorso è stato uno dei migliori marcatori della rosa, questo la dice lunga sulla forza dell'organico granata. Gol con la Juventus, bis con Cagliari e Verona, ma anche una miriade di errori, di infortuni e di atteggiamenti poco pugnaci, per usare un eufemismo. D'altronde non è stato mai determinante nemmeno in cadetteria. Voto 4,5

Amatucci: tra le pochissime note liete di un girone d'andata in cui ha dovuto caricarsi addosso il peso di un intero reparto. Canta e porta la croce, come si dice in gergo, mostrando attributi, cattiveria agonistica e doti da interdittore al netto del fisico mingherlino e della statura. Ed è sceso in campo anche con un pensiero fisso purtroppo legato a gravi problemi personali. Encomiabile. Voto 6,5

Hrustic: vicino alla Salernitana già nell'era De Sanctis, è arrivato in granata con due anni di ritardo più per la necessità di piazzare Daniliuc che per reale convinzione. Il mercato estivo, ahinoi, è stato basato anche su questo tipo di logiche che hanno causato difficoltà al direttore sportivo. Peccato per il gol ingiustamente annullato a Catanzaro, unico guizzo di un quadrimestre negativo. Voto 4,5

Soriano: sarà pur vero che veniva da una lunga inattività e che dunque non ci si poteva aspettare da subito qualcosa di strabiliante. Tuttavia del suo talento si è visto davvero molto poco. Un'ottima gara con la Carrarese, il gol a Modena e poi tanto anonimato. Voto 5

Adelaide: quando tocca palla si vede sia un calciatore di livello altissimo per la categoria, purtroppo però convive con una serie di infortuni seri che non gli permettono di avere continuità. E questo inevitabilmente pesa nell'economia del giudizio finale. Voto 5

Dalmonte sv

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 02 gennaio 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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