Ogni volta, una sfida decisiva. Ogni volta, la sfida chiave. Ogni volta, la sfida della possibile svolta. Ma questo è, questo è stato e sarà il campionato di una Salernitana che non deve diventare l'ombra di sé stessa, e che non ha più alibi per il futuro, quel futuro che si chiama 'permanenza in Serie B', unico possibile obiettivo stagionale; evitare i playout, sarebbe cosa ancora migliore, ma se questo non sarà possibile, andrà bene centrare la salvezza anche mediante gli spareggi.

Quegli spareggi che lo scorso anno hanno condannato Roberto Breda proprio nel momento in cui sembrava fatta, ma quella è un'altra storia. Ed è al momento giusto che Breda - messo un po' in discussione prima del poco utile pari contro il Brescia - rimanga in sella: di confusione ce n'è stata fin troppa, una quadra prima o poi deve esser trovata, ma non la si può trovare in mezzo all'assenza di stabilità, aspetto che verrebbe a crearsi se davvero saltasse ancora la panchina. I riferimenti sono già pochi, toglierne altri e ripartire ancora da zero sarebbe davvero rischioso. 

Guardare con ottimismo al futuro mi è ora impossibile, ma centrare tre punti contro la Carrarese potrebbe davvero essere un mini svolta, il sorpasso in classifica agli apuani sarebbe una boccata d'ossigeno, soprattutto se le squadre dietro inizieranno a correre sul serio; del resto, Frosinone a parte, le altre dirette concorrenti hanno messo pressioni, e nel lungo termine questo potrebbe essere un vantaggio per loro. Sia chiaro, la tensione ci sarà in ogni singola avere, ma diversa tra le parti. La Carrarese farà forse meno drammi per una possibile retrocessione, ma di sicuro non parte battuta, non lo farà neppure nel weekend; e sarà uno dei peggiori avversari possibile. Però non si può neppure pensare che il futuro sia sempre nelle mani altrui. La Salernitana deve tornare a essere padrona del proprio destino. E forse, proprio questa, potrebbe essere la chiave della stagione...

Sezione: Editoriale / Data: Mer 12 febbraio 2025 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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