Quanto accaduto oggi in sala stampa potrebbe essere oggetto di una serie di riflessioni e argomentazioni. Da un lato un presidente che ha legittimamente difeso a spada tratta il proprio lavoro ricordando un biennio d'oro e i tanti investimenti sostenuti. Dall'altro la stampa locale che chiedeva una maggiore collaborazione e un rapporto basato sul dialogo costruttivo senza pregiudizi di alcun genere.

Chi vi scrive, però, preferisce non entrare nel merito. Non perchè si abbia il timore di "schierarsi" o di esprimere pubblicamente una propria opinione, ci mancherebbe. Chi legge gli editoriali sa bene che il sottoscritto, e la nostra testata, non si è mai tirata indietro anche a costo di assumere posizioni talvolta impopolari. Tuttavia la conferenza odierna lascia in eredità anche un qualcosa di positivo che ci porta a voler vedere il bicchiere mezzo pieno senza fare ulteriori polemiche. Ci limitiamo a dire che, per il bene esclusivo della Salernitana, sarebbe opportuno fare tutti un passo indietro e pensare al futuro.

Un futuro che ha il nome di Gianluca Petrachi, cui operazione verità e trasparenza ha permesso di guadagnare da subito posizioni nel cuore della tifoseria. Diretto, chiaro, ambizioso ma allo stesso tempo consapevole delle difficoltà. Applaudito da tutti i presenti quando ha detto di voler mandare via i protagonisti della scorsa, pessima stagione. Perchè se "per tre giorni non mi rispondono a telefono" e "quando lo fanno è per ribadire che non vogliono restare a Salerno", è doveroso fare per davvero piazza pulita a prescindere dal discorso relativo al bilancio e al teorico ridimensionamento.

Nelle mani di Petrachi c'è una situazione difficile da gestire, una retrocessione lascia sempre in eredità scorie che non si riassorbono in poco tempo. Sotto questo punto di vista riteniamo che il giovane desideroso di mettersi in vetrina o un atleta bravo proveniente dalla C che mangi l'erba siano molto più funzionali rispetto al presunto big che pensa solo allo stipendio e che, al massimo, garantisce qualche maglietta in più venduta negli store.

Fidiamoci del direttore sportivo, un aziendalista che però certo non avrebbe accettato di ripartire da Salerno se non avesse avuto garanzie. E chi vieta di immaginare una Salernitana che, tra paracadute e cessioni, possa prendere 4-5 elementi di spessore per la B affiancati da ragazzi che corrono e che lottano su tutti i palloni? I presupposti per riportare serenità ci sono, toccherà alla piazza avere pazienza e scindere le idee sulla proprietà dal supporto alla squadra, ai dirigenti e allo staff tecnico che non dovrà mai mancare.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 04 luglio 2024 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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