10 esoneri nelle ultime 14 stagioni. Le dimissioni a Frosinone dopo aver perso la semifinale playoff in casa contro il Carpi di Castori pur giocando in 11 contro 9. E poi la mancata promozione in A con Empoli e Spal che pure erano corazzate. Insomma, guardando i freddi numeri c'è poco da esultare per il palmares di un allenatore che, negli ultimi 4 anni, ha vinto appena 4 partite collezionando 11 sconfitte in 21 gare meritando il licenziamento sia a Crotone, sia a Bari. Squadre che si ritrovarono improvvisamente in bassa classifica e che non trassero alcun giovamento dal suo insediamento.

Un vero mistero l'involuzione di Pasquale Marino, allenatore che aveva iniziato alla grande la sua carriera al punto da essere accostato a società come Roma e Napoli. Memorabili le promozioni con Foggia e Catania, ma anche la qualificazione europea con l'Udinese, esperienze alle quali aggiungere la cavalcata con un Vicenza preso a metà classifica e che sfiorò la A negli spareggi promozione. Il suo 4-3-3 spumeggiante esaltò anche piazze come Arezzo e  Parma prima, appunto, di una crisi senza precedenti culminata con fallimenti sportivi in serie e con la parentesi horror di Bari.

Non è certo quel sergente di ferro che serviva alla Salernitana e c'è il dubbio su quale modulo adotterà: negli ultimi tempi anche Marino è stato fautore della difesa a tre, ma con esterni di spinta e tre riferimenti offensivi. Accadrà anche stavolta? Staremo a vedere. Di certo c'è che sul web è enorme lo scetticismo di una tifoseria che, per il dopo Breda, si aspettava investimenti e profili completamente differenti. Al campo l'ultima parola, per Marino ultima chance per dare un senso al finale di carriera e per rilanciarsi dopo aver collezionato dieci esoneri in carriera. Numeri non certo invidiabili.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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