Seconda sconfitta su due derby stagionali per una Salernitana che appare sempre più una barca alla deriva. Al Menti di Castellammare non bastano gli ultimi trenta minuti arrembanti agli uomini di Breda per evitare la sedicesima sconfitta stagionale, come nessuno in tutta la Serie B.

Già solo questo dato può bastare per descrivere la situazione in cui versa la Salernitana e a sminuire qualsiasi alibi. Certo, contro le vespe l'arbitraggio è sembrato tutt'altro che impeccabile e i granata possono sicuramente recriminare, ma sarebbe come nascondersi dietro un dito. Il gioco latita e l'arrembaggio finale è stato prodotto più con la forza dei nervi che con le idee. Fino a quel momento i granata non avevano creato pressoché nulla. Appena tre gol messi a segno nelle ultime sei gare, uno ogni due, numeri che esemplificano bene la scarsa pericolosità offensiva dei granata.

Il top scorer di squadra resta, paradossalmente, ancora Simy con 4 gol, nonostante sia stato panchinato nel girone di ritorno da Cerri, "fiore all'occhiello" di un mercato di riparazione imbarazzante. Qui di riparato c'è davvero ben poco. E le parole di Valentini in conferenza stampa non possono convincere una piazza sfinita che si sia operato bene. La salvezza resta possibile, specialmente alla luce del calendario che metterà di fronte ai granata tre scontri diretti in meno di un mese, rispettivamente contro Sudtirol, Cosenza e Mantova. La speranza è l'ultima a morire ed è il momento di unire gli sforzi, ma comunque vada a finire la stagione, le responsabilità di un'annata vergognosa sono chiare a tutti.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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