Partiamo dal ragionamento fatto nell'articolo precedente: una società che promette milioni di euro come premio salvezza può tentennare ancora sulla scelta del nuovo allenatore per motivi economici? Quella che si sta profilando, salvo clamorosi colpi di scena, è la peggior situazione possibile: disputare la seduta odierna con Roberto Breda e ritrovarsi domani con una nuova guida tecnica proprio nella settimana che condurrà al primo di tre scontri diretti consecutivi. Ultima spiaggia per davvero per evitare una retrocessione ad oggi assolutamente meritata.

Allo stato attuale non ci sono comunicazioni di alcun genere: Valentini è escluso dal casting per il futuro tecnico, Breda non ha ricevuto alcun tipo di comunicazione e si appresta a raggiungere il Mary Rosy con il morale sotto i tacchi, una tifoseria che chiede a gran voce un passo indietro e una squadra che, al netto di ricostruzioni in parte fantasiose, non lo segue e non crede nel progetto tattico. Iervolino attende, ha parlato con Iachini e Marino ricevendo risposte nel complesso soddisfacenti pur con la "concorrenza" della Sampdoria proprio per Iachini. 

Il nome di Ballardini circola negli ambienti del tifo granata ogni volta che c'è un allenatore in procinto di essere esonerato, ma parliamo di un altro profilo sopravvalutato e in costante involuzione. Altre ipotesi sono mero romanticismo senza fondamento: anche in questo caso si tratta di mister che non vincono nulla da una vita e che fungerebbero da "specchietto per le allodole". Un po' come per il Sabatini-bis.

Non è da escludere (ricordate Nicola che va e Nicola che viene dopo aver preso otto gol a Bergamo?) che, in assenza di accordo con altri professionisti, restino Breda e Valentini. Con potere limitato e la consapevolezza di non rientrare nei piani futuri, anche per dichiarazioni che hanno fatto arrabbiare la proprietà. Che confusione!

Chiudiamo proprio con una riflessione su Breda. Esonero giusto, forse tardivo. Esperienza fallimentare dal punto di vista tecnico, con tanti errori anche incomprensibili, forse frutto anche di un forte coinvolgimento emotivo. Ma questo non significa non debba esserci rispetto. Se la società ha deciso di esonerarlo, lo faccia sabato sera assumendosene le responsabilità. Interrompere i rapporti e "costringerlo" a dirigere con questo clima l'allenamento di oggi è un qualcosa che l'uomo non merita.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 12:20
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print