L'usato sicuro per ritrovare la strada del futuro senza nuove ansie. Dopo i balbettii della scorsa stagione che sono costati la Serie A, la Salernitana ha deciso in fretta di non indugiare e di cambiare allenatore. Va in archivio così, con più di un’amarezza, l’esperienza di Giovanni Martusciello, lo storico vice di Sarri che s’era messo in proprio dopo la breve parentesi alla Lazio e a cui il ds Gianluca Petrachi aveva affidato la mission di rilanciare il club che resta in vendita ma non abbandonato a se stesso.

Non aver modificato un assetto spregiudicato e non sempre basato sull’equilibrio ha fatto alla fine danni. A cui Colantuono dovrà mettere riparo con più pragmatismo e concretezza, qualità che non gli hanno mai fatto difetto in una carriera che lo ha visto protagonista in Serie A e in B con 586 panchine da allenatore in piazze come Sambenedettese, Catania, Perugia, Atalanta, Palermo, Torino, Udinese e Bari.

Resta il contratto sino a giugno ma sarà legato agli obiettivi che saranno raggiunti, non solo economici, e che potrebbe rinnovarsi attraverso automatismi prestabiliti e condivisi con il ds Petrachi con cui ha già lavorato bene in passato. Una sfida che si rinnova e da vincere assolutamente ma solo una tappa per volta. La prima sarà a Sassuolo con la corazzata di Grosso candidata alla A. Un rischio al debutto. Ma anche una grande opportunità.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mar 12 novembre 2024 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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