Non le manda a dire Gianluca Petrachi, come sempre trasparente e sincero in conferenza stampa. Non gli sono piaciute le parole dell'A.D. Milan, una sorta di "beffa" visto che proprio il direttore sportivo ha mostrato spirito aziendalistico restando lucido al netto di innumerevoli paletti imposti durante il mercato e dei tanti incassi garantiti. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

"A gennaio spero di poter avere la possibilità di agire in autonomia. E' vero che la squadra l'ha fatta Petrachi, ma in che condizioni l'ha fatta? Mi prendo le mie responsabilità, ci metto la faccia ma le cose vanno raccontate per come sono andate. Mi sono sentito tirato in ballo e messo in discussione. Tutti lo siamo, non mi spaventa ciò. Mi dispiace è che ci vuole onestà intellettuale nella vita, bisogna essere corretti.

Ho detto a Iervolino che questo tipo di passaggio non l'ho trovato di gradevole gusto. Mi assumo le mie responsabilità, ma se mi si dice che siamo quinti per monte ingaggi dico che ho ereditato 9 milioni lordi di cinque calciatori non presi da me. Stiamo parlando del nulla, non nascondo mai niente e sono rimasto molto dispiaciuto. Non credo di meritarlo. Quando sposo un progetto vado dritto per dritto.Vi assicuro, però, che sono più agguerrito e motivato di prima. Riusciremo a venirne fuori. A gennaio vedremo cosa riusciremo a fare, mi piacerebbe poter metterci dei calciatori senza alcun tipo di vincolo".

Cosa dobbiamo aspettarci a gennaio?

"Anzitutto vorrei un presidente presente, per tutta l'estate parlavo con Milan. Lo vorrei avere al mio fianco in maniera attiva e sono felice di questo riavvicinamento. E' un ambizioso, come me, e spero che tutti i buoni propositi che ravviso oggi possano tradursi in fatti concreti. Se ci sarà da fare dei correttivi spero e mi auguro che si possano fare".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 12 novembre 2024 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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