"A Torino ci chiamavano peones". Rieccoli, insieme, Petrachi e Colantuono. Il ds della Salernitana ha scelto l’ex atalantino per guidare la squadra campana dopo l’esonero di Martusciello.

"Non è un ripiego – precisa Petrachi – ed è una decisione tutta mia. Con Stefano ho lavorato sei mesi al Torino e conosce benissimo questa squadra. Dobbiamo metterci in una condizione di sicurezza. Il nostro obiettivo è fare un campionato dignitoso. Colantuono codifica cose semplici. E la squadra ha bisogno di cose semplici, cercando di essere meno bella e più da B. Se può fare meglio? Assolutamente sì. Possiamo essere una mina vagante".

Da oggi pomeriggio allenerà la squadra. Probabile il passaggio al 3-5-2 già contro il Sassuolo dopo la sosta. Le sue poche parole sono quelle di un guerriero: "Il torneo è tutto da giocare, credo che ci siano le possibilità per ricominciare un certo tipo di discorso senza fare voli pindarici. L’obiettivo ora è toglierci dalle zone basse. Conosco la B, si decide tutto nella seconda parte. A me piace la disciplina e il rispetto delle regole. La prossima battaglia è col Sassuolo. È una finale per me, lo dico già ai calciatori. Il mio contratto? La società sa ciò che penso. Eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo rivisti all’inizio di quest’anno. Io voglio restare qui".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 13 novembre 2024 alle 09:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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