Una rondine non fa primavera e la Salernitana, che contro il Suditrol alla prima di Marino sulla panchina dei granata ha ritrovato la vittoria, è chiamata subito ad una verifica importante. Col sostegno incessante dei 14 mila dell’Arechi il team dell’ippocampo ha ritrovato il sorriso, interrompendo la striscia negativa che ha portato all’esonero di Breda. Ma ora Ferrari e soci, per non vanificare quanto di buono hanno fatto vedere tra le mura amiche, dovranno cercare di fare risultato anche in casa del Cittadella.

25 punti nelle gare interne, solo 8 in quelle in trasferta: se è vero che la salvezza dei granata passerà per l’Arechi, è vero pure che Marino è chiamato a dare una svolta anche dal punto di vista del rendimento esterno. Un riferimento in più in avanti, la spinta maggiore sulle corsie esterne, il coraggio dimostrato nella ricerca di avere la meglio nei duelli individuali, la capacità di leggere la partita e di cambiare “vestito” in base ai momenti sono le principali novità introdotte dal tecnico siciliano in pochi giorni.

Nella gara vinta col Sudtirol la Salernitana ha costruito tante palle gol, con un Corazza ispiratissimo, ha segnato 2 reti (coi difensori), poi è emersa un po’ di paura, com’è normale che sia per una squadra impelagata nei bassifondi della classifica. E sulla vittoria c’è anche il marchio di Christensen, autore di interventi importanti. Ora i granata sono chiamati a confermarsi sul campo del Cittadella.

Una vittoria al Tombolato potrebbe davvero rilanciare le quotazioni del team dell’ippocampo e cambiare gli equilibri della corsa salvezza, per ottenerla bisognerà resistere nei momenti di difficoltà che sicuramente ci saranno e, magari, ritrovare anche il contributo realizzativo degli attaccanti, a digiuno da troppo tempo.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 14 aprile 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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