In un campionato particolarmente equilibrato e con una lotta salvezza che potrebbe decidersi per un solo punto e all'ultima giornata, ogni dettaglio può fare la differenza. E aver vinto contro il Sudtirol offrendo una buona prestazione non può e non deve far passare in secondo piano gli strafalcioni dell'arbitro Marinelli. Non fischiare il rigore su Ferrari, sorvolare sul gioco ostruzionistico e falloso dei biancorossi, negare una punizione dal limite per un fallo evidente su Soriano e concedere 7 minuti di recupero ha fatto infuriare il pubblico di fede granata, al punto che qualcuno ha lasciato gli spalti in anticipo "perchè questa è una vergogna, hanno già scritto la retrocessione della Salernitana".

Anche Iervolino, in tribuna, masticava amaro. Del resto il patron denunciò pubblicamente gli errori di Marinelli un anno e mezzo fa, quando il fischietto di Tivoli fu assoluto protagonista nel derby di Napoli con la concessione di un rigore generosissimo ai partenopei e il mancato annullamento del gol del 2-1 nato da un evidente fallo su Tchaouna. Nella circostanza il patron urlò tutto il proprio sdegno in una intervista rilasciata a Repubblica, nella quale attaccava anche DAZN "perchè noi garantiamo tantissimi abbonati e la gente merita rispetto: perchè dei nostri torti non si parla mai?". Mai discorso fu più esatto.

E così, dopo la protesta pubblica del direttore sportivo Marco Valentini nel post Juve Stabia (quella che ha scatenato un enorme qui pro quo con il tecnico Castori, col quale però resterà sempre immutato il rapporto di stima e affetto in virtù dell'impresa del 2021), la Salernitana si sta muovendo sotto traccia manifestando preoccupazione. L'idea è quella di presentare un dossier ufficiale con l'elenco dei vari torti che, comunque, hanno tolto ai granata almeno 8 punti. Nessun alibi, sia chiaro. Ma essere scarsi non autorizza nessuno a sparare metaforicamente sulla croce rossa.

In ordine cronologico sono questi gli errori che hanno penalizzato oltremodo il cavalluccio marino, partiamo dal girone d'andata: gol fuori tempo massimo del Sudtirol e con fallo non ravvisato su Njoh, rigore negato a Torregrossa nella trasferta di Mantova, primo gol irregolare dello Spezia all'Arechi, tre ammonizioni in sette minuti a Frosinone con successivo rosso diretto ai danni di Ghiglione.

Arriviamo al girone di ritorno: gol regolare annullato a Hrustic a Catanzaro, gestione dei cartellini a senso unico di Rapuano col Sassuolo (con clamorosa punizione dal limite non fischiata a Verde al 95' e Berardi libero di protestare e gesticolare per 90 minuti senza subire alcun provvedimento disciplinare), rete di mano di Moreo a Pisa (inspiegabile il mancato intervento del VAR), rigore non concesso a Brescia per fallo di mano di Adorni.

E ancora: due rigori non fischiati da Cosso nel primo tempo di Cesena (pestone su Soriano, trattenuta su Cerri) fino allo show di Marchetti a Castellammare, con rosso inesistente ai danni di Njoh, due penalty netti non dati alla Salernitana e un mancato rosso a Buglio che, già ammonito, fermava Tongya in ripartenza. Di Salernitana-Sudtirol abbiamo già parlato e preoccupa che, dopo una protesta ufficiale, sia stato designato un arbitro con precedenti quasi sempre negativi mentre Marchetti veniva addirittura promosso in serie A. 

In totale, dunque, ben 11 gare sono state viziate e condizionate da torti arbitrali più o meno clamorosi e con tanti punti che mancano ad una classifica deficitaria. Non è da escludere che lunedì prossimo, contrariamente a quanto accaduto in tempi recenti, il club possa decidere di portare in panchina l'addetto agli arbitri Iannoni per intervenire prontamente in caso di necessità. E anche parte della tifoseria organizzata, attraverso comunicati stampa, ha chiesto rispetto e allerta massima. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 15 aprile 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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