Nella gara d’esordio ha cambiato poco dal punto di vista tattico. Giustamente, perché in cinque giorni non era pensabile stravolgere la squadra. Ora Pasquale Marino, con un po’ più di tempo a disposizione, ragiona su qualche novità negli schemi, da proporre nel giorno di Pasquetta a Cittadella. Al di là dei numeri e dei moduli, conta molto l’atteggiamento mentale.

Soprattutto in questo periodo di fine campionato con gli scontri diretti in calendario. La Salernitana è cambiata tanto nello spirito che ha mostrato in campo. Contro il Sudtirol abbiamo visto una squadra senza paura, capace di attaccare gli spazi, di essere più corta con le giuste distanze tra i reparti e di proporre qualcosa di più in fase offensiva. In così poco tempo Marino non poteva certo cambiare tutto ma ha avuto il merito di incidere su un aspetto fondamentale, quello mentale. Ha lavorato sulla testa dei giocatori cercando di infondere fiducia, coraggio e spirito propositivo al gruppo. In campo sono andati gli stessi giocatori di prima ma con un atteggiamento diverso. U

n esempio su tutti è Corazza che dalla sinistra ha spinto molto, dando un supporto importante al gioco offensivo sfruttando le sue capacità di inserimento anche dentro al campo, puntando sul suo piede forte, il destro. E poi Amatucci, non più regista basso che si allineava ai difensori per far partire la manovra ma centrocampista di grande dinamismo, utile in entrambe le fasi. Di esempi se ne potrebbero fare altri per confermare che la prima Salernitana di Marino ha mostrato un piglio diverso, da portare avanti in questo breve cammino di fine stagione verso l’obiettivo della salvezza in serie B.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 15 aprile 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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