Ancora 48 ore e il futuro della Salernitana potrebbe essere meno nebuloso. Di fatto l'unico a prendere una decisione è stato il tecnico Stefano Colantuono che, come comunicato già ieri, ha rassegnato le proprie irrevocabili dimissioni lasciando anche l'incarico di responsabile del settore giovanile e rinunciando ad un contratto fino al 2026 mai firmato, ma del quale si stava discutendo con Milan da tempo.

Sia Milan, sia la proprietà avrebbero comunque espresso parole di elogio per Colantuono, col quale i rapporti restano buoni al punto da non escludere una futura collaborazione sotto altre vesti a patto che si creino le condizioni sotto il profilo organizzativo. In attesa che si decida anche il destino di altri tesserati che potrebbero salutare Salerno, è scattato il toto-nome.

Chi sarà il sostituto? Maran è stato il primo nome sondato, ma guadagna tanto e deve prima liberarsi dal Brescia. Petrachi, che non avrebbe escluso di dare una seconda chance a Sottil (pista tramontata subito), ha annotato sul taccuino i nomi di Andreazzoli e Vivarini che, però, aveva già detto no dopo l'esonero di Martusciello. Che, salvo sorprese, non tornerà. C'è chi spinge per Roberto Breda, da scartare anche l'ipotesi Aquilani.

A proposito di Breda (che ha confermato di non aver ricevuto, ad oggi, alcuna chiamata da Salerno se non da parte di giornalisti e tifosi), l'anno scorso ha lavorato con Capozucca. E' lui il nome sul quale si starebbe ragionando in caso di esonero di Petrachi, un dirigente tuttavia reduce da alcune stagioni negative culminate con le retrocessioni a Cagliari (dove portò Mazzarri, al quale è particolarmente legato) e alla Ternana. Il nome ovviamente non fa fare i salti di gioia alla piazza.

Quanto a Petrachi, dopo 24 ore di totale silenzio da parte del club ci sarebbe stato un rapido scambio di opinioni con Milan. Iervolino ha ribadito all'amministratore delegato che vorrebbe esonerare il direttore sportivo, ma il poco tempo a disposizione per individuare il sostituto e i soldi che si dovrebbero mettere sul tavolo per licenziarlo e per le buonuscite per i suoi collaboratori sono tanti.

Petrachi consegnerà una sorta di relazione, con nomi di calciatori da prendere e le annesse spese necessarie. Se al termine del confronto non gli ribadiranno fiducia e autonomia chiederà di essere esonerato, da escludere le dimissioni. Dire che è già virtualmente un ex granata appare azzardato, soprattutto con una società nota per cambiare repentinamente idea su tante cose. Ma ad ora non c'è nessuno in società che gli ha rinnovato fiducia. Ed è un segnale.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 30 dicembre 2024 alle 23:40
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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