La dura legge del calcio. Una settimana fa si gioiva per una vittoria in zona Cesarini, oggi siamo qui a rammaricarci per un ko al 96'. Una sconfitta, però, assolutamente meritata. Il SudTirol, col minimo sforzo e approfittando degli errori clamorosi di una squadra ad oggi destinata a lottare fino alla fine per non retrocedere, ha segnato tre reti, colpito una traversa, impegnato tre volte severamente Sepe e sfiorato il gol a ripetizione con conclusioni a lato di un nulla.

Non ce ne voglia il direttore sportivo Petrachi, ma presentarsi con questa difesa dopo due mesi e mezzo di lavoro è un qualcosa che fa riflettere. Nel momento in cui si accetta il ridimensionamento messo in atto inspiegabilmente dalla proprietà e si fa una scelta diversa rispetto a quella di Sottil, è doveroso assumersi le responsabilità. Ok il recupero corposo rispetto  quanto accaduto, ok la beffa a tempo scaduto, ma questa difesa è inguardabile.

Dopo anni di orrori a ripetizione, si può ripartire - con tutto il rispetto - con Velthuis (tre gare su tre da 4 in pagella), Gentile (era a Fiorenzuola, nemmeno titolare inamovibile), Njoh (terza serie francese) e Ruggeri (zero presenze tra i professionisti)? Si intervenga subito, possibilmente senza cedere anche Daniliuc e Bradaric: occorrono almeno due centrali forti e un esterno sinistro di gamba e che sappia fare entrambe le fasi. E' un reparto da ridisegnare completamente, dando anche ai giovani il tempo di crescere senza riempirli di responsabilità eccessive.

E poi il centrocampo. Amatucci, alla prima gara complicata, ha fatto fatica. Tello veniva da un anno anonimo in Lega Pro, Soriano è fermo da un anno, sono bastati due allenamenti per far incappare Adelaide in un infortunio. E, bocciati Legowski e Coulibaly, non vai a Bolzano con almeno un altro innesto in un reparto assolutamente carente anche sul piano numerico? 

E l'attacco? Simy, che in tre anni ha fatto 4 gol, è l'unica punta in organico. Eppure il direttore è arrivato da metà giugno, in due mesi poteva prendere anche qualche calciatore di categoria per dare al mister una alternativa. Invece niente, pur con quei paletti della proprietà che incidono tanto e che possono essere o aggirati battendo i pugni sul tavolo o facendo un passo indietro. Viceversa ci si assuma le responsabilità e si mettano a disposizione del mister 5-6 potenziali titolari e non scommesse, giovani sconosciuti o gente che guadagna poco.

A proposito del mister. Bravissima persona, professionista preparato ma stasera anche lui assolutamente bocciato. Non si può non inserire Bradaric dopo il pareggio, non si può preferire Valencia a Verde, non si può pensare ad un modulo offensivo con una difesa di un livello simile, non si può inserire Di Vico a 100 secondi dalla fine causando il prolungamento del recupero. 

Nessun dramma, sia chiaro. Il Palermo ha perso due gare su due (a proposito, che bello è vedere il Pisa di Inzaghi, uno che sarebbe rimasto volentieri), la Samp è andata ko in casa con la Reggiana, il Bari è a zero punti e la Cremonese ha faticato terribilmente con la Carrarese. Tuttavia il detto mal comune mezzo gaudio non ci consola: sia un finale di mercato all'altezza, altrimenti sarà dura salvarsi.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 25 agosto 2024 alle 00:00
Autore: Luca Esposito
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