Immobile, impassibile, senza grinta e mordente nel primo tempo, reattiva e combattiva nella ripresa: contro il Frosinone la Salernitana si è presentata in campo in versione Dr Jekyll and Mr Hyde. Una squadra dai due volti, incapace di costruire un’azione offensiva degna di questo nome per più di 45 minuti, finendo sotto dopo 27 minuti, con il gol di Partipilo, ma poi in grado di pareggiare i conti con Ghiglione e tirare in porta sedici volte nell’ultima mezz’ora.

Quello con il Frosinone era il classico scontro diretto che vale una stagione e la Salernitana ha gettato alle ortiche l’ennesima chance per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della classifica. Ha rischiato, in realtà, anche di sprofondare. Alla fine si tiene galla e quantomeno impedisce ai ciociari di operare il sorpasso. Una magra, magrissima, consolazione che si aggiunge al deludente epilogo della settimana precedente in casa della Carrarese.

Alla fine la Salernitana chiude il mini ciclo salvezza delle ultime tre giornate, caratterizzate da altrettanti scontri diretti, con un bilancio deludente di appena due punti conquistati. Troppo poco per raggiungere l’obiettivo. Restano in questa fase del campionato ancora troppe ombre, incognite, nodi da sciogliere. Ancora una volta la Salernitana ha regalato un tempo agli avversari, non è scesa in campo con l’atteggiamento di una squadra che deve salvarsi e che ha l’acqua alla gola.

Ancora una volta restano perplessità sulla scelta di interpreti e sistema di gioco. La sostituzione di Reine Adelaide al 41’ del primo tempo è l'emblema del momento di difficoltà e, probabilmente, di confusione che si sta attraversando. E’ necessario trovare un punto di equilibrio e, forse, avere maggiore consapevolezza delle criticità del momento e dei rischi a cui si va incontro. Mancano undici partite e la Salernitana è tutt’altro che fuori pericolo.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 febbraio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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