La sostituzione prematura di Reine-Adelaide al 40’ del primo tempo, con l’innesto del meno nobile Tongya, è stata un colpo di scure che ha lacerato non solo l’equilibrio tattico della Salernitana, ma anche il già fragile tessuto emotivo della squadra. Il francese, ragazzo di pregevole tocco ma di nervi sottili, ha reagito con un’uscita di scena da attore drammatico, dirigendosi direttamente negli spogliatoi, rifiutando la pacca di circostanza del mister. Una scena che sa di dejà vu calcistico, il vecchio braccio di ferro tra l’allenatore decisionista e il giocatore umiliato.

Ora, si può discutere dell’opportunità di bruciare uno slot di sostituzione nel primo tempo – mossa rischiosa e solitamente frutto di disperazione tattica – ma certamente era auspicabile che Reine-Adelaide, fosse stato impiegato nel suo ruolo naturale con due mastini a supporto come Carozza e Zuccon, piuttosto che gettato in pasto alla furia agonistica del Frosinone e poi tolto come un vezzo che non serviva più.

Il rischio è di avere creato una frattura difficile da ricomporre. Il calcio, che piaccia o no, è fatto di alchimie psicologiche almeno quanto di schemi e pressing alto. Se un allenatore rompe l’equilibrio dello spogliatoio con una gestione approssimativa, rischia di trovarsi con una squadra che gioca contro di lui invece che per lui. E la Salernitana, già fragile di suo, non può permettersi di perdere pezzi per strada.

Certo, Breda col suo passato di mediano da battaglia è allergico alle delicatezze. Ma non siamo più negli anni ‘90, quando il calcio si giocava con la clava e il carisma bastava a tenere in riga uno spogliatoio. Oggi, il rispetto si costruisce con la gestione dei dettagli, con la capacità di motivare i talenti, non di ridurli al silenzio con una sostituzione punitiva.

Il presidente Iervolino dovrà riflettere su questo episodio, perché Breda è seduto su una panchina che traballa più di quanto lui stesso creda. E se non sarà l’ennesima disfatta sul campo a decretarne la sorte, potrebbero essere proprio le crepe nello spogliatoio a far crollare il castello. Reine-Adelaide, dal canto suo, ha la possibilità di rispondere sul campo, se gli sarà concessa l’occasione. Ma certi strappi, si sa, non sempre si ricuciono. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 febbraio 2025 alle 09:30
Autore: Giovanni Santaniello
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