Tredici tiri nello specchio della porta in due partite: 8 contro il Cosenza e 5 contro il Sudtirol. Per arrivare alla stessa cifra bisogna mettere insieme le ultime 5 gare della gestione Breda: 1 a Castellammare, 2 col Palermo, 3 a Bari, 5 col Modena e 2 a Cesena. I dati sono inequivocabili. Come i punti: 6 in due partite per Pasquale Marino, che ha cambiato il volto della Salernitana con pochi ma fondamentali accorgimenti.

La squadra gioca più avanti mantenendo la sua compattezza, la punta centrale non resta isolata, l’area avversaria è più densa di maglie granata, gli esterni hanno più libertà di attaccare. 29 tiri complessivi in 2 partite spiegano tutto questo. Insomma, sarebbe bastato davvero poco e, quando dicevamo che bisognava osare di più, non intendevamo dire di farlo in modo scriteriato, ma conservando equilibrio e soprattutto leggendo bene i momenti del match.

Aver difeso Breda troppo a lungo, come ha fatto il ds Valentini anche dinanzi all’evidenza delle prestazioni e dei risultati, è stato un errore. Marino ha mantenuto l’assetto tattico precedente, ma ha dato fiducia a tutti, invitando la squadra ad attaccare con maggiore costanza e raziocinio.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Dom 27 aprile 2025 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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