La Salernitana di Pasquale Marino in poco più di centottanta minuti cambia marcia, ritmo, prospettiva a un’altra stagione caratterizzata da andamento lento e affannoso. Potenza di due vittorie messe in fila, una dopo l’altra, all’Arechi, come non accadeva da tempo infinito, grazie al “vantaggio” proprio di quel calendario pasticciato, venuto fuori dopo lo slittamento della 34esina giornata....

Nulla di fatto per l’ennesima prima frazione di gioco, la diciassettesima consecutiva - un altro primato di cui c’è niente da andare fieri - chiusa senza segnare un gol, anche per l’allergia realizzativa di Cerri che si protrae da un centinaio di giorni: un’eternità!

Nella ripresa, però, c’è la…liberazione da Tello (non solo perché ammonito), da lacci e lacciuoli che avevano legato più la testa che le gambe dei granata, dall’atteggiamento asfissiante degli ospiti. C’entra l’ingresso di Hrustic, che sposta gli equilibri della fase di palleggio, sicuramente influisce il calo fisico-atletico-motivazionale degli avversari, ma soprattutto risulterà determinante il gol, al primo affondo, di Corazza. Ancora lui: l’uomo della provvidenza. Col Cosenza, dopo i due assist vincenti col Sudtirol, decide di mettersi in proprio e fa centro....

Contava vincere. E i tre punti sono arrivati, con più meriti che sofferenze. E con non poche certezze da cui ripartire ora in trasferta (tre delle ultime quattro gare saranno lontano dall’Arechi) per lasciarsi almeno cinque dirette concorrenti per la salvezza dietro. Definitivamente!

Sezione: News / Data: Sab 26 aprile 2025 alle 20:30 / Fonte: corriere.it
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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