Ci siamo spesso soffermati sulle lacune di un reparto difensivo lento, privo di un centrale rapido e che magari sappia impostare anche il gioco. A tre o a quattro la sostanza non cambia: la Salernitana subisce una marea di gol e si è mostrata particolarmente vulnerabile con tutti gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina.

Ma il vero tallone d'Achille è il reparto offensivo. C'è una statistica che fotografa le difficoltà di una squadra costruita male da Petrachi e ulteriormente peggiorata dall'avvento di Valentini in poi: l'assenza di gol nei primi 45 minuti. La Salernitana non segna un gol nei primi tempi addirittura da metà dicembre, in occasione del derby d'andata con la Juve Stabia. Ci pensò Amatucci a ristabilire provvisoriamente la parità prima dell'1-2 nella ripresa targato Candellone. Di fatto la Salernitana di Breda ha chiuso a quota zero gol tutti i suoi primi tempi. 

In ordine cronologico è accaduto contro Brescia, Frosinone, Catanzaro, Sassuolo, Reggiana, Pisa, Cremonese, Carrarese, Frosinone, Cesena, Modena, Bari, Palermo, Juve Stabia, Sudtirol e Cosenza. Mai nella storia granata si era verificato un qualcosa di simile. E le responsabilità sono ovviamente equamente divise. Contestualmente, però, la Salernitana vanta numeri molto importanti tra le mura amiche: 28 punti su 36 sono arrivati all'Arechi, con 8 vittorie (ben cinque negli ultimi tre mesi) e 4 pareggi. Quanto basta per confermare, ove mai ce ne fosse bisogno, che il fattore tifo conta tantissimo e incide sul risultato.

La Salernitana sarebbe in zona playoff calcolando soltanto i match casalinghi ed è ora chiamata a chiudere al meglio la regular season quando ospiterà il Mantova in un altro scontro diretto da non fallire. E per Marino due su due da allenatore granata: a un subentrante non capitava da tantissimo tempo ed è la prima volta che una cosa del genere si verifica all'Arechi.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 25 aprile 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print