Veramente strano questo campionato di serie B: una Salernitana che sembrava destinata alla C si ritrova ad affrontare una gara che potrebbe permetterle di uscire dalla zona retrocessione dopo mesi in apnea. A suo cospetto di sarà un Cosenza fanalino di coda e che non ha alternativa: deve vincere e sperare nei passi falsi delle dirette concorrenti per avvicinarsi alla zona playout. Viceversa sarebbe retrocessione quasi aritmetica, ancor di più ora che è stato respinto dal TAR il ricorso avverso alla penalizzazione di 4 punti subita a inizio stagione per inadempienze economico-amministrative.

La Salernitana, dal canto suo, non deve farsi distrarre nè pensare che i calabresi verranno all’Arechi per fare una scampagnata o col morale sotto i tacchi. Alvini è allenatore che trasmette grande carica, i rossoblu hanno messo in difficoltà Modena, Frosinone e Brescia e c’è una storica rivalità tra tifoserie che non va sottovalutata. Ma i granata di Marino hanno ritrovato gioco e consapevolezza dopo un trimestre altalenante con Breda in panchina. 

La Bersagliera poteva arrivarci con una classifica ancora migliore, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare quanto accaduto lunedì scorso. Doveva essere una partita decisiva per i colori granata, si è trasformata in una giornata di dolore per la scomparsa del Papa e di rabbia per il senso di ingiustizia avvertito dai tifosi della Salernitana. Milan e Dibrogni avevano espresso il proprio parere, ritenendo che la gara col Cittadella si sarebbe dovuta giocare il 25 aprile, con annesso slittamento delle quattro gare successive.

Niente da fare: 16 su 20 hanno ritenuto fosse opportuno rinviare tutto al 13 maggio, ufficialmente per motivi logistici e ufficiosamente per affrontare avversari già salvi o che non si giocano nulla in chiave classifica. “E’ un campionato falsato” la nota emessa da tutti i club organizzati “stiamo pensando di rivolgerci ad Abodi e riteniamo sia necessario proporre un ammutinamento per far capire quanto siamo sdegnati. Non bastavano gli arbitraggi scientifici a danno della Salernitana, ora dovremo chiudere con due trasferte di fila e con match decisivi giocati in giorni feriali e con tantissimi tifosi che non potranno essere al fianco della squadra del cuore. Una vergogna, vorremmo che la società ci tutelasse”.

In effetti la Salernitana è stata danneggiata, al punto che è stato stravolto un regolamento che parlava chiaro. “L’assemblea di Lega ha potere di modificare le norme sui calendari” ribadiscono i vertici del calcio, una risposta che non è andata giù al sodalizio granata che, dopo aver alzato la voce nelle sedi opportune, ha chiesto anche alla stampa di abbassare i toni per non indispettire ulteriormente chi ha già “massacrato” la Bersagliera. Però meglio chiudere al Tombolato che a Marassi!

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 24 aprile 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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