Forse andremo controcorrente e qualcuno, nello spazio riservato ai commenti, ha già parlato di mentalità da perdenti o di necessità di giocarsela con tutti senza partire battuti a priori. Riteniamo, però, che in un finale di stagione quanto mai imprevedibile e ricco di incognite debba essere contraddistinto anche da strategia e una sana oggettività senza limitarsi a proclami inutili e banali.

Non ci giriamo intorno: la partita più importante della stagione è quella di domenica prossima contro il Mantova, spareggio salvezza che si giocherà tre giorni dopo la battaglia del Picco. La difesa della Salernitana, tutta diffidata, fronteggerà giocatori top per la categoria come Lapadula, Esposito, Falcinelli e tanti altri e ritrovarsi in casa col Mantova con Guasone, Gentile o gente che non gioca ad tempo è un rischio che i granata non possono assolutamente permettersi.

Considerando che si tornerà in campo appena 72 ore dopo e che ci sarà a stento il tempo di fare lavoro di scarico e poi rifinitura, giovedì non sarebbe un delitto nè un errore tecnico risparmiare almeno Ferrari, sempre in campo da settembre senza ritiro alle spalle. e uno dei pochissimi calciatori essenziali in una formazione modesta e che non può prescindere dall'esperienza e dal carisma dei migliori.

 5 punti possono bastare per la salvezza diretta, dopo lo Spezia ci saranno tre scontri diretti di vitale importanza e, ragionando in chiave pessimistica, la Salernitana può permettersi un'altra sconfitta contro un avversario decisamente superiore e che in casa non fa sconti quasi a nessuno. Non sarebbe la prima volta che un allenatore opta per un turnover ragionato, inserendo forze fresche nel match più proibitivo e preservando i migliori per la sfida realmente determinante. Considerati anche gli arbitraggi che hanno ostacolato il percorso della Bersagliera occorre riflettere in modo profondo.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 aprile 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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