Ottimo impatto dei calciatori chiamati da Pasquale Marino a gara in corso. Questo uno dei segnali migliori ricevuti dal tecnico granata a margine della vittoria della Salernitana contro il Cosenza. Non solo il buon ingresso di Hrustic, scelto al posto di Tello dal 1′ della ripresa e apparso da subito in palla. Pulizia, lucidità, qualità, lo zampino sulle due reti della Bersagliera che hanno chiuso il match con i silani e la consapevolezza di poter contare anche su di lui in questo finale di stagione.

All’Arechi si è rivisto anche Simy, tra gli applausi generali dei tifosi che forse non hanno mai disdegnato l’impegno e la generosità dell’attaccante nigeriano. Anche per caratteristiche il migliore per far rifiatare Cerri, un paio di palloni difesi con voglia sembrano un preludio a un finale di stagione da alternativa e non più da calciatore ai margini del progetto. Segnali importanti anche per Tongya, che ha servito il tris con un preciso tiro rasoterra. Gol che gli mancava da una vita (ben 7 mesi), ma che ha fatto registrare una rete della panchina che pure non si vedeva da tempo.

Esattamente da un mese e mezzo, quando la Salernitana perse a Carrara 3-2 e riaprì la partita nella ripresa grazie ai guizzi di Reine-Adelaide e Soriano, entrambi subentrati a gara in corso. In questo finale di stagione così importante ci sarà bisogno di tutti, e l’apporto di chi scenderà in campo fosse solo per una manciata di minuti potrà rivelarsi fondamentale.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 aprile 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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