C'è qualcosa che va oltre la meritatissima vittoria del Barbera, sotto lo sguardo dell'ex direttore sportivo Morgan De Sanctis e contro un avversario accreditato per la promozione senza passare per i playoff.  Qualcosa di più importante della super prestazione di Ferrari, della prova da 8 in pagella di Amatucci e della crescita evidente di Njoh. IL GRUPPO!

Scene che avevamo dimenticato a causa di tanti che hanno indossato immeritatamente la maglia della Salernitana un anno fa senza ripagare l'affetto smisurato di un popolo profondamente orgoglioso e innamorato e di una società che, con tutti i suoi errori, garantiva stipendi milionari. Bene ha fatto il club a diffondere sui social immagini che avvicinano ulteriormente i calciatori alla propria gente, un connubio che può fare la differenza.

Verde che guarda la curva e quasi inizia a piangere, i panchinari che esultano quanto i titolari, Simy che ha trasformato fischi in applausi con professionalità e attaccamento, Kallon che viene sostituito dopo 15 minuti ma è forse il più scatenato. Da qui alla fine del campionato ci sarà un'alternanza tra vittorie convincenti e passi falsi, il minimo quando si vive un'estate come quella che abbiamo trascorso e che va sempre ricordata quando si esprimono giudizi.

Ma una cosa è certa: questi ragazzi, sostenuti da una tifoseria super, suderanno sempre la maglia e sono già ampiamente promossi per spirito di sacrificio, professionalità e carattere. Con tutti i suoi limiti (servono come il pane almeno tre calciatori a gennaio), questa Salernitana ha identità, cuore e sprazzi di gioco e ha raccolto meno di quanto meritasse. E allora forza Salernitana: due settimane per godersi la vittoria, ritrovare gli infortunati, aiutare gli ultimi arrivati a mettere benzina nelle gambe e caricare l'ambiente per essere in almeno 15mila con lo Spezia

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 ottobre 2024 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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