L'ingresso in prima squadra di Gian Marco Ferrari ha cambiato il volto della difesa della Salernitana. Grande esperienza, fisicità, lettura in anticipo delle varie situazioni di gioco, tutto al servizio della squadra e i campani non subiscono gol da tre gare consecutive, più l'ultima mezzora del match contro il Pisa. La Salernitana ha però subito anche poche azioni pericolose nelle gare contro Reggiana, Catanzaro e Palermo. Contro i siciliani i maggiori pericoli sono arrivati nel quarto d'ora finale quando la squadra di Dionisi si è lanciata all'arrembaggio ma la retroguardia campana si è sempre difesa con ordine.

Le poche occasioni concesse agli avversari non arrivano però solo dalla presenza di Ferrari e da un centrocampo che fa maggiore filtro ma anche dal possesso palla ragionato della squadra di Martusciello. Se il pallone ce l'ha la Salernitana è automatico che gli avversari non possono creare pericoli. Ma i miglioramenti si vedono anche in fase di transizione, quando cioè i campani perdono palla e subiscono il contropiede avversario (come capitato ieri per esempio sul lancio lungo di Ranocchia per Le Douaron a inizio match).

Questo era il maggior problema ad inizio stagione, il miglioramento degli automatismi, dei movimenti e delle posizioni in campo ha fatto sì che la Salernitana subisse quindi meno azioni pericolose in campo aperto. Poi ovviamente ci sono anche gli avversari, e come nel caso del Palermo, sono anche molto bravi e quindi ci sta di subire qualche tiro in porta e qualche azione pericolosa. In quel caso però la presenza di Ferrari aiuta e fa migliorare le performance anche di quelli che gli stanno vicino, come nel caso di Njoh e Bronn, che hanno alzato parecchio il rendimento rispetto a inizio campionato. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 ottobre 2024 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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