Lo scorso campionato della Salernitana è stato caratterizzato soprattutto dalla mancanza di un gruppo unito, con calciatori che volevano stare da un'altra parte. La retrocessione è stata la conseguenza di tantissimi errori tra cui proprio quello di non aver saputo costruire uno spogliatoio coeso e che remasse tutto dalla stessa parte. Petrachi è stato chiaro sin da subito, occorreva bonificare lo spogliatoio, ricreare un gruppo con calciatori che riuscissero a dimostrare quel senso di appartenenza e quel rispetto per la maglia che non c'era lo scorso anno.

E dopo tre mesi di lavoro l'obiettivo è stato raggiunto, perchè non si vince a Palermo contro una big se non c'è unione d'intenti, se non c'è aiuto da parte di tutti i giocatori, soprattutto di quelli che subentrano nel secondo tempo quando l'avversario spinge e ti costringe a difenderti in area di rigore. C'è poi grande partecipazione da parte della panchina, esultanza da parte di tutti dopo un gol, abbracci collettivi.

Da Palermo arrivano poi altre due fotografie che rispecchiano questa unità ritrovata. Innanzitutto la grande esultanza del giovane Ruggeri al fischio finale dell'arbitro, la seconda ce la manda Yayah Kallon. Rientrato dopo quattro giornate di squalifica, viene mandato in campo a inizio secondo tempo salvo poi venire sostituito a dieci minuti dalla fine dell'incontro.

Molti calciatori sarebbero rientrati in panchina o negli spogliatoio irritati per la situazione, e invece a fine match proprio Kallon era uno dei più felici di tutti, lo abbiamo visto esultare sotto il settore dei tifosi granata e scherzare con i compagni. Sembra poco ma è una grande dimostrazione di coesione, tutti sono utili, anche per un minuto, mezzora, tutta la partita o solo con un incitamento dalla panchina. Ed è quello che finalmente si vede nel gruppo della Salernitana. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 ottobre 2024 alle 16:00
Autore: Lorenzo Portanova
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