In una squadra che fa fatica a costruire occasioni da gol, mediocre dal punto di vista qualitativo e della personalità non possono restare fuori i due giocatori più tecnici e nel complesso più bravi, cioè Soriano e Verde. Il terzo sarebbe Reine-Adelaide ma viste le condizioni fisiche del francese ci sta farlo partire dalla panchina ma gli altri due non possono restare fuori in una partita da vincere, contro una squadra in palese difficoltà mentali e tecniche.

Non possono restare fuori in assoluto in una squadra che lotta per la salvezza e che è costretta a rincorrere e quindi a vincere le gare. Non basta più puntare al pareggio e giocare con cinque difensori tenendo in panchina chi può dare la svolta in fase offensiva. Lo ha ammesso indirettamente anche l'allenatore dei toscani Calabro, dichiarando appunto che la Salernitana ha messo in difficoltà i giallazzurri proprio quando sono entrati quei giocatori.

Nella prima mezzora di gioco i campani avevano il dovere e l'obbligo di andare ad aggredire una squadra in grosse difficoltà, reduce da cinque sconfitte consecutive. Era necessario mettere ulteriori dubbi e indirizzare da subito la partita, invece la Salernitana non ha provato per nulla ad aggredire gli avversari, con Tongya ancora una volta troppo lontano dalla porta e Cerri e Raimondo lasciati isolati in avanti a combattere con la difesa avversaria, senza ricevere rifornimenti adeguati, esterni che fanno i terzini. Giocare per non perdere può andare bene con Pisa, Cremonese e Sassuolo ma in queste sfide occorre scendere in campo con le proprie armi migliori sin da subito e non sperare di tenere la gara in equilibrio per poi inserire i migliori nell'ultima mezzora. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 15 febbraio 2025 alle 21:00
Autore: Lorenzo Portanova
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