Sarà pur vero che Iervolino ha commesso tanti errori e che, essendo il presidente, è il principale responsabile quando le cose non vanno bene. Tuttavia bisogna dire che tanti dei collaboratori e dei dirigenti che lo hanno affiancato in questi tre anni hanno contribuito in modo significativo a fargli gettare dalla finestra milioni e milioni di euro e a dilapidare quel patrimonio d'entusiasmo che accompagnava il patron nei primi mesi della sua esperienza all'ombra dell'Arechi.

In tanti hanno puntato il dito contro l'ex direttore sportivo Morgan De Sanctis, al quale però - numeri alla mano - è legato il miglior campionato della storia della Salernitana. Quello di Sousa, Dia, Candreva, Ochoa e Piatek, tanto per intenderci. Con dieci risultati utili di fila e almeno un risultato positivo contro tutte e 19 le squadre di A. Che poi abbia sbagliato il mercato estivo nel 2023 o speso milioni e milioni per Sambia, Bradaric, Pirola, Lovato, Daniliuc e Bronn è un altro discorso. 

Poi c'è stato Petrachi, idolatrato fino a inizio settembre e ora criticato da buona parte della tifoseria e dell'opinione pubblica. Anche lui ha commesso errori di valutazione, anzitutto accettando di partire in una condizione che sarebbe eufemistico definire caotica. Eppure, pur sbagliando diversi innesti, ha portato a termine la missione principale: bonificare lo spogliatoio abbassando il monte ingaggi senza poter usufruire dei 25 milioni di euro del paracadute. Resterà il rammarico per non averlo visto operare in piena autonomia magari dopo il primo esonero di Sabatini.

A proposito di Sabatini, riteniamo che Salerno confermi la tendenza a giudicare - in positivo o in negativo - a seconda di simpatie e antipatie. Perchè qui chi ha vinto tre campionati e una coppa Italia di C gestendo in modo eccellente una situazione anomala nell'estate del 2021 è stato oggetto di critiche, offese, minacce e sgradevoli manifesti di morte senza un solo applauso quando si passava dalla Lega Pro a San Siro con Ribery sotto la curva Sud. Al contrario chi ha appesantito il monte ingaggi contribuendo a riportare in B la Salernitana gode ancora di stima incondizionata.

Nessuno sminuirà i meriti per la salvezza del 7% (frase con cui seppe toccare le corde giuste rianimando un ambiente rassegnato alla retrocessione), ma anche all'epoca Sabatini fu quello dei flop Mousset, Perotti e Mikael, senza dimenticare il quinquennale da 1,2 milioni a Sepe e il ricchissimo triennale a Fazio. Senza lo 0-0 del Cagliari a Venezia sarebbe retrocesso già al primo tentativo, pur avendo due gare in più a disposizione delle altre.

Ma è stato il secondo Sabatini a fare disastri su disastri dal punto di vista sportivo. Weismann, Gomis, Vignato, Pasalidis, Pellegrino...ricordate? Il ds ex Roma ereditò una Salernitana in piena lotta salvezza, reduce dalla vittoria con la Lazio e dal pareggio col Milan grazie alla mano sapiente dell'allenatore. E lui che fa? Boccia Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia di uno scontro diretto di vitale importanza. Lo avessero fatto altri suoi colleghi ci sarebbero stati fiumi di parole sui social.

Di questo ha parlato Iervolino nella sua lunga intervista: "Ci lasciammo non bene il primo anno, con attacchi anche pubblici. Ci chiarimmo, ci abbracciammo, un giorno parleremo di questa cosa. Due anni dopo volevo un direttore generale: lo chiamai, De Sanctis si dimise e fui rammaricato. E cosa succede? Nella prima conferenza stampa dice che vuole fare la guerra con i suoi soldati, costringendomi a chiamare Inzaghi per rinnovargli fiducia. La frittata, però, era fatta".

Inzaghi vinse a Verona, portandosi a -2 dalla salvezza. Sabatini pensò bene di fargli giocare le prime gare senza rinforzi e con Bronn e Sambia a centrocampo salvo poi chiedergli scusa una volta esonerato. Con Liverani in sella e il rammarico per non aver blindato da subito, dopo Empoli, chi aveva tutti i requisiti per essere il condottiero granata in cadetteria. Prevalse la volontà di Sabatini...quello che garantì complessivamente 1,2 milioni di euro a Boateng e Manolas e che prese una squadra a ridosso dalla salvezza retrocedendo a marzo a suon di record negativi.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 18 febbraio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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