Il calcio italiano sembra non voler imparare dai propri errori. Come un film già visto, la Serie A si trova nuovamente al centro di un'indagine su presunte plusvalenze fittizie, questa volta con il Napoli campione d'Italia sotto i riflettori. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente Aurelio De Laurentiis, in un'inchiesta che getta ombre su due operazioni di mercato che hanno segnato la recente storia del club partenopeo.

Al centro dell'attenzione non c'è solo l'ormai nota operazione Osimhen - l'acquisto più costoso nella storia del club - ma anche il trasferimento di Kostas Manolas dalla Roma nell'estate 2019. L'ironia della sorte vuole che proprio mentre Victor Osimhen far sognare i tifosi del Galatasaray con le sue prodezze in campo e con un bottino provvisorio di 14 gol, il suo acquisto dal Lille per 71,25 milioni di euro sia ora oggetto di scrutinio giudiziario.

La vicenda assume contorni quasi surreali quando si analizzano i dettagli dell'operazione Osimhen: 50 milioni cash al Lille, accompagnati da una valutazione di 21 milioni per quattro contropartite tecniche. Tra queste, tre giovani calciatori - Liguori, Manzi e Palmieri - che sono letteralmente svaniti nel nulla calcistico, come stelle cadenti nel firmamento del calcio italiano. Una storia che ricorda da vicino il caso Juventus, con la differenza che il club bianconero ha già pagato il suo prezzo con 10 punti di penalizzazione nella scorsa stagione.

Il paradosso più grande è che il Napoli era già stato prosciolto in sede sportiva nell'aprile 2022, quando il tribunale federale aveva ritenuto insufficienti le prove per una condanna. Ora, con l'apertura di questo nuovo capitolo giudiziario, il calcio italiano si trova di fronte all'ennesimo banco di prova della sua credibilità.

La difesa del club, affidata agli avvocati Fulgeri e Contrada, punta tutto sulla "totale estraneità" alle accuse e sulla presenza di pareri tecnici che certificherebbero la legittimità delle operazioni. Ma la vera domanda che aleggia nell'aria è un'altra: quando il calcio italiano riuscirà a liberarsi definitivamente dalla zona grigia delle plusvalenze?

In un momento in cui il calcio italiano sta cercando di riconquistare credibilità internazionale, questa nuova inchiesta rischia di riportare il movimento nel vortice delle polemiche giudiziarie. E mentre il procuratore federale Chinè si prepara a richiedere gli atti alla procura di Roma, il mondo del calcio trattiene il respiro, conscio che questa potrebbe essere l'ennesima pagina buia di un libro che sembrava ormai chiuso con il caso Juventus.

La verità processuale emergerà nelle aule di tribunale, ma una cosa è certa: il calcio italiano ha bisogno di una profonda riflessione sul proprio modo di operare nel mercato dei trasferimenti. Perché se è vero che il pallone deve continuare a rotolare, è altrettanto vero che deve farlo su un terreno di gioco pulito e trasparente.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 19 febbraio 2025 alle 16:15
Autore: Giovanni Santaniello
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