La strada verso la salvezza della Salernitana si fa sempre più ripida. I numeri raccontano una storia complessa, dove la tradizionale "quota 45" - il porto sicuro della Serie B - appare come un miraggio sempre più distante. Ma proviamo ad analizzare nel dettaglio questa rincorsa che ha il sapore dell'impresa.

Lo scenario attuale
A 12 giornate dal termine, il quadro è nitido quanto preoccupante: 25 punti in classifica, terzultimo posto e una media di 0.96 punti a partita. Un rendimento che fotografa un’altra stagione fin qui fallimentare, caratterizzata da soli 6 successi - solo il Cosenza ha fatto peggio con 5 vittorie.

La storia recente insegna
Gli ultimi cinque campionati di Serie B ci offrono una lettura interessante della "quota salvezza". Le squadre che hanno evitato la retrocessione diretta attraverso i play-out hanno raccolto mediamente 37 punti, con picchi che vanno dai 41 punti del Bari nella scorsa stagione ai 34 del Vicenza nel 2021/22. Per la salvezza diretta, la media sale a 44 punti, con il Cosenza 2019-20 a quota 46 e la SPAL 2021-22 che si è salvata con 42.
Per raggiungere quella fatidica quota 45, la Salernitana dovrebbe conquistare 20 punti nelle prossime 12 partite. Tradotto in numeri: serve una media di 1.67 punti a partita, un incremento del 73,95% rispetto al rendimento attuale! In termini pratici, il minimo sindacale sarebbero 6 vittorie e 2 pareggi.

Le radici del problema
L'analisi delle prestazioni rivela un doppio squilibrio:
- In attacco: 0.96 gol segnati a partita, ben al di sotto della media di 1.3 gol considerata "di sicurezza" in Serie B
- In difesa: 1.38 gol subiti per incontro, un dato che trasforma ogni errore difensivo in una potenziale condanna

Lo scenario finale
La Salernitana si trova di fronte a un bivio: trovare rapidamente la quadratura tra attacco e difesa o rischiare seriamente una umiliante retrocessione. Un eventuale cambio in panchina potrebbe fornire quella scossa necessaria, ma i margini di manovra si riducono partita dopo partita.

La sfida del calendario
Le 12 partite rimanenti non promettono sconti: tra scontri diretti e match contro squadre in lotta per la promozione, ogni weekend diventerà una finale. La vera sfida sarà trasformare questa pressione in energia positiva, superando quella fragilità mentale che finora ha impedito alla squadra di trovare continuità nei risultati. Se i numeri possono sembrare impietosi, la storia del calcio ci insegna che le imprese più belle nascono proprio quando la matematica sembra voltare le spalle. Per la Salernitana, il tempo delle analisi deve lasciare spazio a quello dell'azione: servono carattere, determinazione e quella scintilla che può ancora riaccendere una stagione fin qui avara di soddisfazioni.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 18 febbraio 2025 alle 13:00
Autore: Lorenzo Portanova
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