Ulteriore passo indietro per la Salernitana, che dopo la vittoria di Palermo (unica sconfitta dei siciliani nelle ultime otto partite) e tre gare senza ko, ha perso le due successive partite contro Spezia e Cremonese. Il passo indietro però non è solo sul piano dei risultati ma anche del gioco, con i campani che hanno avuto grosse difficoltà a rendersi pericolosi e a impensierire soprattutto la difesa della Cremo, attenta a non concedere spazi nella propria metà campo.

La squadra granata si è limitata ad un possesso palla sterile che non ha portato sbocchi in area di rigore, si è arenato sulla trequarti concedendosi poi a ripartenze fulminee dei grigiorossi, che hanno colpito due volte nei primi 45 minuti di gioco. Nessun dominio del gioco, sono gli avversari che accettano di far fare la partita alla Salernitana, lasciando il pallino del gioco e aspettando nella propria metà campo prima di colpire in contropiede, intuendo che i campani lasciano ampi spazi.

Non è una scelta sbagliata quella di voler fare la partita con un prolungato possesso palla, a patto che questi si tramuti poi in occasioni da gol. Avere infatti per più tempo la palla rispetto agli avversari ma tirare meno in porta allora non serve a granchè. I campani hanno segnato due gol nelle ultime quattro partite, entrambi sugli sviluppi di un calcio piazzato. L'ultimo gol su azione manovrata è quello di Tongya nel primo tempo col Pisa, poi cinque gare e mezzo senza reti su azione, un'eternità. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 ottobre 2024 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
vedi letture
Print