Ma davvero con quest'organico c'è qualcuno che crede che un altro allenatore possa far meglio?

Tutti a puntare il dito contro Martusciello e a chiedere metaforicamente la testa dell'allenatore. I numeri, effettivamente, bocciano l'operato di un tecnico che ha raccolto una sola vittoria nelle ultime otto gare ufficiali e che si ritrova a ridosso della zona retrocessione con appena un gol segnato su azione nell'ultimo mese e mezzo e cinque sconfitte su 10, con annessa quarta peggior difesa e una squadra che fatica tremendamente a calciare in porta.

Non vincesse con il Cesena, ci sarebbe effettivamente da porsi qualche interrogativo e, a quanto pare, la gestione dei cambi non è piaciuta alla dirigenza. Ma siamo sicuri che, con questo materiale a disposizione, un altro allenatore farebbe meglio? Immaginiamo Martusciello esonerato. Davvero credete che improvvisamente Velthuis, Tello, Dalmonte, Kallon, Wlodarczyk, Torregrossa, Simy, Maggiore, Hrustic, Gentile, Ruggeri e Sepe diventeranno fenomeni?

E' evidente che giudicare il mercato in base agli incassi e alle plusvalenze non ha fatto aprire gli occhi sul valore della rosa, ma la Salernitana ha una difesa Ferrari-dipendente, un centrocampo lento e prevedibile, tanti doppioni sulle fasce e tre attaccanti che, messi insieme, faticano a superare la doppia cifra. 

Il lavoro di Petrachi è sicuramente positivo se valutiamo cessioni, risparmio e capacità di puntare prima sugli uomini, ma l'ambiente avrebbe dovuto parallelamente interrogarsi sull'effettivo valore di un organico che ha tanta gente ferma da tempo, giovane, reduce da infortuni o che non era titolare nemmeno in serie C. Gennaio è ancora lontano, ma il campo sta dando i primi verdetti: quando viene meno la garra, ecco i limiti. E la classifica fa paura.

ì