L'ex centrocampista della Salernitana (ed ex compagno di squadra di Martusciello ai tempi del Cittadella) Enrico Maria Amore è intervenuto a 'TuttoSalernitana', trasmissione in onda su SeiTv: " Al Cittadella con Glerean allenatore è stato bello, un anno intenso e siamo stati molto bene. Ci siamo sentiti poco tempo fa e abbiamo ricordato alcuni aneddoti. Giovanni era un ragazzo di grande personalità, io ero più giovane ed eravamo in un gruppo di tutti veneti. Noi eravamo tre partenopei, con lui e Musso. Loro parlavano veneto e noi napoletano e non ci capivamo".

È l'uomo giusto per questa Salernitana?
"Ho seguito quello che è successo. Bisognerebbe partire da lontano, da quando si è formata la squadra e il presidente voleva vendere. C'erano stati problemi sin dall'inizio, con Sottil che poi è andato via. C'è un ds molto in gamba, di categoria superiore. Ha avuto questo infortunio tecnico con la Roma ma è da Serie A. Con tutte le difficoltà economiche e con restrizioni sono riusciti a mettere su una squadra di un certo spessore. Martusciello ha fatto quasi sempre il secondo ma si è sempre fatto valere, era partecipe e attivo. Secondo me sta facendo un ottimo lavoro, il gioco e la mano dell'allenatore si vede. Ci vuole un po' di tempo perchè è stato ricostruito tutto e non è stato semplice. Il 4-3-3 a Salerno poi è rischioso, si ricorda quello di Rossi e Zeman, questo è più sul possesso palla che sulle verticalizzazioni. La squadra però sa come muoversi e cosa fare per ottenere quello che vuole".

Le partite non le vince il modulo.
"Fa molto possesso palla, secondo me manca qualche giocatore che attacca la profondità. Manca qualcosa in avanti ma ci sono giocatori che mi piacciono, sul polacco bisogna lavorare".

Pare che il tecnico non creda molto nei giovani, qualche volta ha tolto dal campo chi aveva sbagliato in precedenza.
"Tante cose non le sappiamo stando fuori. Ho visto una gara in casa dove nel primo tempo aveva fatto una grande prestazione, poi con i cambi ha perso la padronanza del gioco. Le scelte ci stanno ma noi possiamo solo giudicare da fuori e non sappiamo i motivi di certe scelte".

Tongya a centrocampo è una perdita in avanti.
"Così si perdono equilibri. Ma certe scelte si fanno per cercare di migliorare, dando più qualità Non sempre però gli equilibri combaciano".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 25 ottobre 2024 alle 21:00
Autore: Lorenzo Portanova
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