La redazione di TuttoSalernitana ha avuto il piacere di intervistare Roberto Pingiori, agente di Rodolfo e Guccione che sono due giovani che si stanno ben disimpegnando nel settore giovanile della Salernitana e che ricoprono rispettivamente il ruolo di portiere e difensore centrale. Quest'ultimo gode della stima di Martusciello e ha vissuto tutto il ritiro con la prima squadra sfiorando l'esordio in A in casa con l'Atalanta.

L'analisi parte dal portiere scuola Sampdoria: "E' arrivato a Salerno negli ultimi sessanta minuti del mercato. Ora darà il suo apporto alla maglia granata, ha preferito la Salernitana rispetto ad altre società che lo volevano. Ha già un atteggiamento da calciatore professionista e darà il massimo. Lavora tutti i giorni sognando di arrivare in prima squadra. Ha 18 anni, doppia nazionalità, ha già indossato la maglia della Macedonia e stiamo organizzando il suo prossimo step"

Si parla poi approfonditamente di Guccione: "Nicolò è stato in ritiro con la Salernitana e la scorsa stagione è stata vissuta in simbiosi con la prima squadra respirando lo spogliatoio di una squadra di serie A. Per Colantuono, Pistolesi e Martusciello può essere pronto. Certo, quando un ragazzo passa costantemente dalla prima squadra alla Primavera va gestito con attenzione sul piano mentale.

Qualche giorno fa volle parlarmi e mi disse testualmente: "Mi hanno retrocesso nel settore giovanile". Io l'ho riportato subito con i piedi per terra ricordandogli che è anzitutto un calciatore della Primavera che ha la fortuna di relazionarsi con i grandi quando possibile. A questi livelli a volte è necessario mettere un atleta dinanzi alla realtà, anche a costo di raccontarla in modo nudo e crudo. Ha potenzialità ma...calma!".

L'analisi prosegue: "Dal punto di vista tattico nasce come centrale, è un ragazzo molto strutturato fisicamente e sembra quasi non abbia 18 anni. Si può applicare anche sulla destra, come braccetto e come terzino visto che ha una buona progressione. Io credo che la voglia di arrivare dei giovani giocatori sia una componente da prendere in considerazione e che può aggiungere punti alla classifica.

In Italia ci vorrebbe più coraggio, tutti parlano della valorizzazione dei prodotti del vivaio però non sempre vengono gettati nella mischia. In A è stato vicino ad un esordio che avrebbe meritato, è stato portato in panchina sia con l'Atalanta in casa e sia col Milan. Arriverà il suo momento, progressivamente dovrà abituarsi a scendere in campo. Con la tifoseria, che siano 5, 10 o 90 minuti.

La componente mentale è determinante, i calciatori spesso vogliono sentirsi dire quello che...voglio sentirsi dire. Io vado in un'altra direzione. Io non sono però quel tipo di persona che pretende tutto e subito e che fa pressioni. Petrachi, in fase di mercato, ha parlato con me e abbiamo valutato la possibilità di dirottarlo altrove in prestito ma il direttore sportivo fu chiaro e disse che non si sarebbe mosso perchè è ritenuto un patrimonio.

Chissà che non strappi una convocazione in coppa Italia con l'Udinese, ma non mi sono mai permesso di fare domande e quindi lo scoprirò insieme a voi. Io sono per la meritocrazia, come avviene in altre federazioni". 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 23 settembre 2024 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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