Vi abbiamo raccontato del clima di grande tensione che si respirava in sala stampa l'altro ieri, alimentato senza dubbio dalle dichiarazioni polemiche da parte del presidente uscente Danilo Iervolino e dall'atteggiamento di altre persone che certo non sono state collaborative e cordiali nei confronti della stampa e di chi era lì semplicemente per svolgere il proprio lavoro e offrire un servizio alla tifoseria.

Tuttavia il clima di malumore che serpeggiava all'Arechi è stato spazzato via per qualche minuto da una dichiarazione di Petrachi che ha scatenato gli applausi di tutti i presenti che, spogliandosi per un secondo dai panni dei cronisti, hanno incarnato il pensiero della stragrande maggioranza della tifoseria. "Dipendesse da me manderei via tutti" e via con la spontanea e liberatoria standing ovation. Perchè nessuno ha dimenticato l'atteggiamento assunto da quasi tutto il gruppo, tra gente che pensava alle destinazioni future, gruppetti all'interno dello spogliatoio e l'assenza di un leader che alzasse la tensione.

La volontà di azzerare tutto deriva anche dalla consapevolezza che liberarsi delle scorie post retrocessione sia piuttosto complesso. "Prendiamo il caso che un calciatore resti o non trovi sistemazione: come reagirebbe il pubblico rispetto ad un passaggio sbagliato? Io so cosa voglia dire retrocedere, ti porti dietro una negatività che non fa bene. Io devo depurare l'ambiente e lo spogliatoio" e via con altri applausi di approvazione.

Da qui la scelta di non riconfermare Federico Fazio, uno che sperava di poter concludere la carriera a Salerno anche per motivi familiari e che faceva leva sulla conoscenza pregressa con Petrachi. Niente da fare: il contratto non sarà rinnovato. E anche Candreva è stato oggetto della medesima valutazione: "E' retrocesso anche lui, ha dietro un portafoglio pesante. E' tra i pochi che ha dato tutto fino alla fine, ma è giusto che le strade si separino"-

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 05 luglio 2024 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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