Si può dire qualunque cosa su Sepe, portiere che in passato abbiamo criticato auspicando l'arrivo dell'Ochoa di turno che risolvesse parte dei problemi della Salernitana. Stavolta, però, non possiamo che soffermarci sul comportamento professionale di un ragazzo che, a differenza di tanti colleghi, quest'estate ha accettato di buon grado la permanenza a Salerno per nulla intimorito dallo scetticismo della piazza e dal salto all'indietro di categoria.

Analizzando questa prima parte di stagione possiamo dire che, esordio in coppa Italia a parte, non ci sono state sbavature particolari. Non sarà un portiere appariscente o spettacolare, non effettuerà interventi "per i fotografi" - come si dice in gergo - ma se la porta della Salernitana è inviolata da oltre 300 minuti è anche merito suo.

Concreto, concentrato, abile a trasmettere serenità alla squadra nei momenti di difficoltà e bravo ad incoraggiare i compagni dopo ogni intervento risolutivo. Anche per Sepe un voto ampiamente sopra la sufficienza dopo la trasferta di Palermo. Impeccabile nelle uscite (come era accaduto anche nei minuti finali delle sfide con Sampdoria, Reggiana e Catanzaro), attento tra i pali, sempre preciso quando chiamato a giocare con i piedi. Caratteristica che ha spinto mister Martusciello a chiederne a gran voce la riconferma, al punto da affidargli la fascia di capitano per responsabilizzarlo.

Su Insigne la parata più difficile, quando ha visto il pallone all'ultimo secondo e ha avuto la prontezza di riflessi di respingerlo coprendo bene il primo palo. E se è vero che Di Francesco lo ha letteralmente graziato, è altrettanto vero che Sepe è stato bravo a restare in piedi fino alla fine chiudendo lo specchio e inducendo l'attaccante all'errore. Avanti così, dunque! Per vincere non c'è nessuna squadra al mondo che può prescindere da un portiere affidabile.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 07 ottobre 2024 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print