"Si chiama Giovanni Pisano... e segna sempre lui" cantava l'Arechi negli anni Novanta portando in trionfo uno degli attaccanti più forti della storia della Salernitana. Un professionista rimasto legato a vita alla cttà e alla tifoseria di Salerno, al punto da essere spesso presente in città e in provincia in occasione del compleanno della Bersagliera o in concomitanza delle festività natalizie.

Emoziona notare che anche i più piccoli, che non hanno avuto la fortuna di vederlo giocare dal vivo, scandiscano a memoria il suo nome e le canzoni dedicate a un calciatore che avrebbe meritato una carriera ancor più prestigiosa e che era dotato di quel talento naturale che manca a tanti dei presunti campioni di oggi. Anche in queste settimane, l'indimenticato numero nove granata ha avuto la possibilità di godersi le bellezze di Salerno e l'abbraccio di un popolo che non lo ha mai dimenticato e che, lo scorso 21 dicembre, gli riservò il premio di "bandiera granata".

Consegnatogli, tra l'altro, dal compianto Gianni Novella in una serata dalle forti emozioni e che seppe condurre, come sempre, in modo magistrale. Sul web in tantissimi stanno invitando la società a inserire nell'organigramma dirigenziale quei grandi uomini che hanno scritto pagine indelebili della storia della Salernitana e che incarnano valori quali senso d'appartenenza e attaccamento alla maglia che tanto sono mancati l'anno scorso.

"Tornerei volentieri, sotto qualunque veste. Amo Salerno, amo la Salernitana, quella curva è il dodicesimo uomo in campo e fa male vedere che ci sono stati calciatori che battevano la mano sul petto e poi hanno chiesto di essere ceduti. La squadra di calcio, per Salerno, è una fede e chi la rappresenta ha l'obbligo morale di sudare la maglia e sputare sangue" ha detto in una intervista rilasciata alla nostra redazione. E sarebbe effettivamente bello rivederlo con il simbolo del cavalluccio sul petto, a insegnare calcio ai più giovani o a trasmettere identità a chi farà parte della Salernitana che verrà.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 giugno 2024 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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