Ma dove si è mai visto un presidente che si arrende alla prima difficoltà e non vede l'ora di cedere e andarsene dopo la retrocessione più disastrosa nei 105 anni di storia del club? Dove si è mai visto che una squadra di calcio passa da un imprenditore facoltoso a una holding non meglio identificata che pare voglia pagare il club in quattro o cinque comode rate, come si fa con le lavatrici o altri elettrodomestici?

E dove si è mai visto che per quattro mesi, invece di discutere di piani di rilancio, calciatori e progetti, si parla solo di PEC, patto di riservatezza, garanzie che arrivano (o no), settimane decisive, giornate decisive e altre simili frottole?

Mai a Salerno, nemmeno negli anni più bui, abbiamo assistito a tarantelle di questo tipo. Mai abbiamo visto o raccontato di un tale distacco e disamore da parte della società verso la piazza e la tifoseria. Salerno è calore, passione, amore, partecipazione, condivisione, anche con eccessi, ma sempre frutto di un legame viscerale tra la città e la sua squadra di calcio, al di là della categoria. Un amore che si tramanda di padre in figlio da 105 anni e che, per questo, meriterebbe rispetto e onore.

Invece, al 29 giugno, siamo al nulla. Peggio ancora, siamo di fronte a una società che non ha mantenuto una sola promessa fatta al momento del suo insediamento. Di fronte a questa situazione due domande sono lecite: al di là della Brera, i soldi delle cessioni sommati al paracadute serviranno per costruire una Salernitana forte e ambiziosa, in grado di lottare per il ritorno in Serie A, o per risarcire patron Iervolino dei soldi extra tirati fuori per gestire il club da uomini scelti dallo stesso Iervolino e che si sono rivelati non all'altezza?

E ancora: caro presidente Iervolino, è davvero così brutto e spiacevole essere il presidente della Salernitana? Essere il primo tifoso di un club che ha 105 anni di storia? È realmente disposto a uscire di scena da perdente?

Sezione: News / Data: Sab 29 giugno 2024 alle 18:30 / Fonte: liratv
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print