"Sono rimasto in silenzio perché ero innanzitutto arrabbiato con me stesso e quindi volevo pensare più a lavorare che a fare polemiche". Dopo sette mesi di silenzio, Danilo Iervolino torna a parlare della Salernitana. Lo fa in Vianema, il podcast ufficiale del club granata. Tra i vari temi trattati, il proprietario della Salernitana ripercorre quanto fatto finora.

"Forse potevo essere più presente, potevo prendere delle decisioni da solo anziché fidarmi di tanti consiglieri, delegati, manager e direttori" dice Danilo Iervolino. "Presidente di una squadra di calcio non si nasce ma si diventa. Dovevo abbassare gli entusiasmi, dovevo fare meno proclami, dovevo accendere meno una passione già fortissima della città e della tifoseria della Salernitana". Iervolino poi illustra progetti e ambizioni per la Salernitana.

"Pensiamo a fare una programmazione che ci permette di tornare in due o tre anni in serie A. Ora mi sento molto più maturo e molto più pronto nella gestione di una squadra di calcio. Sono decisamente più bravo di qualche anno fa" aggiunge Iervolino. "Sono tornato anche allo stadio. Siamo tutti concentrati per tirare nella stessa direzione e centrare l'obiettivo di una salvezza quanto più possibile comoda".

Di fatto Iervolino si è assunto la responsabilità di aver delegato agli altri scelte che dovevano essere di sua pertinenza, avvalendosi della collaborazione di persone che lo hanno messo fuori strada facendogli gettare metaforicamente dalla finestra una barca di soldi e contribuendo ad allontanarlo dal calcio. E pare che Milan, Colantuono e Breda abbiano lavorato tanto dietro le quinte per riaccendere la fiammella dell'entusiasmo. E se in caso di salvezza rispondesse con investimenti concreti?

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 14 febbraio 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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