Doppio ex della sfida in programma domani pomeriggio a Carrara, Andrea Russotto ha parlato così della sua breve esperienza con la Salernitana: "Arrivai a Salerno con grande entusiasmo, c'era la possibilità di fare il salto dalla Lega Pro alla serie B ed ero molto attratto da una piazza passionale come la vostra. Alla fine del ritiro la società mi comunicò che avrebbero preso un altro giocatore nel reparto offensivo e che, per esigenze di lista, rischiavo di restare fuori e di essere sacrificato. Arrivò la chiamata del Catania e accettammo tutti, ma sono bastate tre settimane per capire che piazza siete".

In merito Russotto è convinto che "esistano poche piazze in grado di entusiasmarsi a prescindere dalla classifica, sono convinto che i salernitani saranno a Carrara con lo stesso spirito delle trasferte fatte quando si lottava per obiettivi più ambiziosi della salvezza. Ho vissuto poco la città, visto che siamo stati per un mese in ritiro e poi sono andato via. Ma non potrò mai dimenticare la cornice di pubblico che ha assistito al derby con l'Avellino che inaugurò la stagione di serie B. Ecco, anche se non ho avuto la possibilità di impormi ho avuto l'occasione di apprezzare Salerno e la sua gente".

Sull'attualità: "Credo che ormai sia chiaro che non vale l'equazione "spendo quindi vinco". La Salernitana è incappata in una stagione storta, ma a mio avviso ha un organico di grandissima qualità composto da calciatori che hanno tutte le carte in regola per risalire la china. Ovviamente non sarà semplice, ma sono convinto che una salvezza possa essere utile a porre le basi anche per un futuro in quella categoria che una piazza del genere merita. Lì ci sarebbe sempre entusiasmo per la squadra del cuore, è un qualcosa che va oltre la partita della domenica".

Sul paragone con Verde: "Alcune caratteristiche sono simili, ma sono onesto e dico che è molto più forte di me. Dal mio punto di vista dovrebbe scendere in campo senza troppi vincoli di natura tattica, è il classico fantasista imprevedibile che ti può cambiare la gara con una giocata e che va messo in condizione di fare la differenza. Però è altrettanto logico che ogni allenatore cerchi un equilibrio di squadra partendo dal principio fondamentale che non è il singolo a vincere le partite. Ma a me piace tanto, in B è in grado di determinare".

Infine sull'attualità: "Ho accettato il progetto del Siracusa e non mi pesa il salto all'indietro di categoria. C'è un progetto serio e la società trasmette a tutti quanti noi ogni giorno la voglia di tornare a calcare palcoscenici importanti. Attualmente siamo primi in classifica e stiamo facendo un campionato importante, ma il cammino è ancora lungo e ci sono un paio di dirette concorrenti che ci daranno filo da torcere. Qui mi trovo benissimo, aver preso casa da tempo a Catania ha agevolato questa mia scelta professional e sono felice".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 14 febbraio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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